POLITICA
Telese Terme, Tajani rilancia centralità di Forza Italia nel panorama nazionale
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Si è conclusa a Telese Terme la Festa della Libertà, la kermesse nazionale organizzata da Forza Italia che per un intero weekend ha trasformato il centro telesino nella capitale della politica italiana. L’evento, curato in ogni dettaglio anche dal senatore Maurizio Gasparri, ha visto il suo momento più alto con l’intervento del segretario nazionale del partito, vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Nel suo discorso, accolto da lunghi applausi, Tajani ha tracciato un bilancio della tre giorni e presentato il nuovo “Manifesto della Libertà”, un documento programmatico che raccoglie circa sessanta dichiarazioni identitarie sui principali temi politici e sociali.
Il manifesto ribadisce la centralità della libertà come principio supremo e diritto inalienabile, ponendo lo Stato nel ruolo di garante ma non di fonte dei diritti, che possono essere limitati solo in caso di gravi e temporanee necessità di sicurezza collettiva. Viene riaffermata l’assoluta parità di diritti indipendentemente da genere, età, reddito, colore della pelle, orientamenti politici o religiosi, e al tempo stesso la centralità della famiglia come cellula fondante della società, insieme al riconoscimento giuridico delle diverse forme di affettività considerate un diritto legittimo.
Centrale anche la visione economica, che difende il mercato regolato come strumento più efficiente di benessere collettivo, una fiscalità equa e ridotta al minimo indispensabile e la tutela dell’ambiente come compito primario delle istituzioni, da coniugare però con crescita e sviluppo industriale.
Ampio spazio è dedicato alla libertà di espressione e al contrasto delle fake news, con un’attenzione particolare alla protezione dei giovani. Al centro anche le nuove sfide della cybersecurity e dell’Intelligenza Artificiale, riconosciuta come rivoluzione destinata a cambiare profondamente vita, lavoro e relazioni, portando con sé rischi ma anche straordinarie opportunità.
Il documento ribadisce il diritto alla vita come bene indisponibile, la necessità di una giustizia equa, imparziale e rapida, non concepita come vendetta ma basata sulla certezza della pena e sul rispetto per la magistratura. Forza Italia conferma la fedeltà alla Costituzione del 1948, pur riconoscendo l’esigenza di aggiornarla per garantire governabilità e rappresentanza.
Sul piano internazionale, il manifesto riafferma il ruolo dell’Europa e dell’Occidente come modello storico e culturale da rafforzare, nell’alleanza indissolubile con gli Stati Uniti e all’interno della Nato. Il tema dell’immigrazione viene definito epocale: ogni vita, anche di chi tenta di attraversare il Mediterraneo, ha un valore inestimabile, e l’aspirazione a emigrare per sfuggire a guerra e povertà è legittima, ma i flussi non possono essere né incontrollati né pericolosi.
Il documento, che si richiama alla tradizione cristiana, liberale e riformista, guarda in particolare ai giovani, considerati il futuro a cui consegnare una politica basata su competenza, buonsenso e moderazione. A chiudere il testo, le parole di Silvio Berlusconi, divenute simbolo di un’eredità politica e di un nuovo capitolo per Forza Italia: “Chi ci crede combatte, chi ci crede supera ogni ostacolo, chi ci crede alla fine vince!”
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