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Airolandia Teatro Festival, il borgo che diventa teatro diffuso: appuntamento a fine settembre

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Ci sono luoghi che, per qualche giorno, riescono a trasformarsi in qualcosa di magico. Accade ad Airola, borgo del beneventano, dove il 26 e 27 settembre 2025 andrà in scena la terza edizione di Airolandia Teatro Festival, rassegna di teatro diffuso ideata da Aurelio Ruggiero, presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Airolandia APS.

Nato quasi per scommessa, da un piccolo gruppo di amici uniti dalla passione per il teatro, il festival è cresciuto in pochi anni fino a diventare un evento atteso e partecipato. Al centro dell’idea: portare il teatro tra le strade del borgo, valorizzandone gli scorci, i vicoli, le piazze, e restituendo agli abitanti (e ai visitatori) un senso collettivo di appartenenza attraverso l’arte.

Un progetto partito dal basso, che ha trovato la sua forza nella visione condivisa e nella determinazione. Dopo una prima edizione diretta dallo stesso Ruggiero, con la partecipazione straordinaria dell’attore Alessandro Haber, il festival ha trovato nuova energia grazie alla presenza di Luciano Melchionna, regista e autore tra i più importanti della scena teatrale italiana, oggi alla sua seconda direzione artistica consecutiva per Airolandia.

Un festival diffuso e immersivo

La formula è originale, coinvolgente e già collaudata: ogni sera, a partire dalle 20:30, tre spettacoli teatrali di 30 minuti ciascuno saranno rappresentati in contemporanea in tre location suggestive del centro storico – tra cui piazza San Carlo e i vicoli adiacenti. Il pubblico si muoverà tra le postazioni in una sorta di “giostra teatrale”, immergendosi in un percorso esperienziale che unisce narrazione, emozione e scoperta del territorio.

A chiudere ogni serata sarà un grande concerto finale fatto di musica e parole, un momento corale e partecipativo pensato come un abbraccio collettivo tra artisti e pubblico.

Il programma 2025

Anche quest’anno il cartellone propone un mix di proposte teatrali intense e innovative: Boomerang – Scritto e interpretato da Raffaele Milite, con la regia di Luciano Melchionna, è un monologo che interroga il concetto di felicità, identità e sogno, tra fragilità e verità personali; EGO – Con Maria Avolio, Lorenzo Stingone e Francesco Maria Punzo, la regia di Avolio mette in scena un viaggio tra travestimenti, corpi e desideri. L’Ego si fa forma e conflitto in un potente linguaggio fisico e visivo; L’Orso Bipolare – Di Giuseppe Fiscariello, con Valerio Lombardi e Livia Bertè, per la regia di Riccardo Pisani. Un racconto simbolico e toccante su un giovane bipolare, in cui la grotta di un orso diventa metafora della mente e del percorso verso la consapevolezza.

A concludere ogni serata, “L’Incanto in Concerto”: un evento corale con attori, musicisti e cantanti, tra cui Martina Falco, Aurora e Domenico Ruggiero, Giuseppe Mataluni, e le musiche dal vivo di Dario Di Pietro, Irene Isolani, Luk, Milla, Doctor Nautilus. Un inno alla bellezza dell’arte e alla potenza delle emozioni autentiche.

Un progetto che guarda al futuro

Airolandia Teatro Festival è un festival autoprodotto, reso possibile dalla passione dell’associazione organizzatrice e dal sostegno di imprenditori locali che credono nella cultura come volano di sviluppo e identità.

Da quest’anno, al fianco di Airolandia APS ci sono anche Vesuvio Teatro e Teatro Augusteo, partner in coproduzione che contribuiscono alla crescita della rassegna. L’obiettivo dichiarato è ampliare il festival, estenderlo su più giornate, rafforzarne la visibilità e trasformarlo in un appuntamento stabile per il teatro diffuso in Campania.

Ma la sfida è anche politica. Gli organizzatori auspicano una maggiore attenzione da parte delle istituzioni culturali, affinché un progetto come questo, “forse non alla moda, ma profondamente necessario”, possa essere riconosciuto e sostenuto nel tempo.

Airolandia non è solo un festival: è un esempio concreto di come la cultura possa restituire centralità ai borghi, risvegliare comunità, attirare pubblico curioso e costruire legami duraturi tra artisti, territorio e cittadinanza.

Per chi ama il teatro, i festival culturali e la bellezza dei centri storici campani, l’appuntamento è imperdibile.

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