Medio Calore
San Leucio del Sannio si stringe nel ricordo a 9 anni dalla scomparsa di Tony Maio

Ascolta la lettura dell'articolo
Nel silenzio raccolto di una calda sera d’agosto, tra il rombo dei motori e il profumo delle rose bianche, la comunità di San Leucio del Sannio si è riunita per commemorare il giovane Carminantonio Maio, per tutti semplicemente “Tony”, nel nono anniversario della sua prematura scomparsa.
Una serata toccante, fatta di ricordi, preghiera e commozione, quella che si è svolta sabato 9 agosto nella Parrocchia di San Leucio Vescovo. In tanti — famiglia, amici, motociclisti, cittadini — hanno voluto onorare la memoria di un ragazzo solare, sincero, legato ai valori, tragicamente scomparso in un incidente stradale all’età di soli 23 anni, mentre era in sella alla sua amata moto.
La cerimonia è iniziata con la Santa Messa in suffragio, officiata da Padre Antonio Tremigliozzi, dei Frati Minori del Sannio e dell’Irpinia, insieme al parroco Don Michele Villani. Una funzione intensa, nella quale la Parola di Dio ha guidato i presenti a riflettere sul senso della fede nei momenti di dolore, sulla speranza che non deve mai abbandonare chi resta, e sulla certezza cristiana che chi ci ha lasciati continua a vivere accanto a noi, in una dimensione d’amore e di luce.
Don Michele, nell’omelia, ha invitato tutti a “rimanere vigili nella fede”, anche nelle tempeste più oscure, ricordando che Tony non è scomparso nel nulla, ma continua a vivere nella gloria di Dio, proteggendo i suoi cari e la comunità tutta.
Uno dei momenti più intensi della funzione è stato il simbolico gesto dei motociclisti, che hanno deposto i propri caschi ai piedi dell’altare. Un gesto semplice, ma profondamente significativo: un omaggio silenzioso, ma eloquente, a Tony e a tutti i giovani centauri che hanno perso la vita sulla strada. Insieme ai caschi, anche rose bianche e immagini del giovane, segni di affetto che hanno emozionato i presenti.
Al termine della celebrazione, un corteo di moto ha attraversato le strade del paese, partendo dalla chiesa e dirigendosi verso il cimitero. Un tragitto breve, ma carico di emozione, dove il rombo delle due ruote si è fuso al silenzio dei cuori in lacrime. Sulla tomba di Tony, la mamma Rosetta, il papà Leucio e la sorella Miriam hanno deposto fiori, nel gesto semplice ma profondissimo di chi, ogni giorno, continua ad amare oltre il tempo.
Dopo la cerimonia, la serata si è conclusa con un momento conviviale, come Tony avrebbe voluto: tra amici, nel segno dell’allegria e della condivisione. Perché Tony era così: un ragazzo vero, senza vizi, con sani principi e una passione sfrenata per la vita e per la moto.
A distanza di nove anni, la ferita resta aperta. Ma altrettanto forte è il desiderio di non dimenticare, di mantenere viva la memoria di un giovane che ha lasciato un’impronta profonda nel cuore di tutti. “Tony era, ed è, un figlio del nostro paese. Un amico sincero, un ragazzo che non dimenticheremo mai”, scrive Giovanni Russo, esprimendo il proprio affetto e la vicinanza alla famiglia.
A mamma Rosetta, papà Leucio, alla sorella Miriam e ai familiari tutti, la comunità rinnova il proprio abbraccio, fatto di affetto, rispetto e condivisione. E nel cielo di San Leucio, tra le stelle che brillano, c’è anche quella luce speciale che continua a guidare chi ha avuto la fortuna di conoscere Tony.