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Sindacati

Lavoratori Idraulico-Forestali, Iannace (Fai Cisl): ‘Verso risoluzione problematiche’

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Con il DDL n. 385/2024 pubblicato sul BURC n. 85 del 16.12.24, della regione Campania riguardante le modifiche ed integrazioni alla L.R. n. 11/96, si è finalmente aperta la strada per la tanto attesa stabilizzazione dei lavoratori idraulico-forestali, da anni impiegati a tempo determinato, verso il passaggio a contratti a tempo indeterminato.

A seguito di numerosi incontri e del lavoro svolto dal “Tavolo di Partenariato sulla Forestazione”, istituito dalla suddetta legge, nella seduta del 20 febbraio 2025 sono stati formulati indirizzi operativi per attuare la stabilizzazione degli operai a tempo determinato e per eventuali nuove assunzioni, dove necessario, attraverso un turnover.

Tuttavia, non tutti gli enti delegati dispongono delle risorse necessarie per garantire la stabilizzazione dei lavoratori. Per questo motivo, tutti gli attori del Tavolo di Partenariato hanno sottolineato l’importanza di garantire a tutti gli enti la possibilità di procedere con la stabilizzazione. Gli enti che non dispongono di fondi adeguati devono segnalarevtempestivamente la propria situazione al Tavolo di Partenariato.

Inoltre, la Regione Campania aveva annunciato che con l’utilizzo dei fondi FE SR si sarebbero risolti anche i problemi legati ai ritardi stipendiali. Questo obiettivo, dichiarato per ridurre le lunghe attese nei pagamenti mensili ai lavoratori, non si è concretizzato come sperato. I fondi FESR rappresentano un’opportunità, ma non la soluzione definitiva.

Per la cronaca, già in passato si erano verificati ritardi, e ancora oggi non è stato accreditato agli Enti Delegati il saldo dell’80% dei fondi relativi al 2024. Questa situazione è inconcepibile e inammissibile, considerando la complessità burocratica che ostacola il regolare pagamento degli stipendi.

Situazione attuale dei pagamenti ai lavoratori idraulico-forestali nel Sannio:
Provincia di Benevento: corrisposte tutte le mensilità del 2024;
C.M. Fortore: mensilità corrisposte fino a ottobre 2024;
C.M. Titerno-Alto Tammaro: mensilità corrisposte fino a agosto 2024;
C.M. Taburno: mensilità corrisposte fino a maggio 2024.

Nel frattempo, continua lo scaricabarile tra Regione ed Enti Delegati sulle procedure per accedere ai fondi. Inoltre, si registrano già ritardi per i fondi relativi al 2025. La comunicazione ufficiale sull’assegnazione delle risorse per l’avvio delle progettazioni degli interventi di forestazione e bonifica montana per il biennio 2025-2026 è avvenuta solo a fine febbraio 2025, costringendo gli Enti Delegati a predisporre tutti gli atti in tempi strettissimi.

Come FAI CISL IrpiniaSannio, sollecitiamo da tempo la semplificazione di queste procedure. Pur riconoscendo lo sforzo della Regione nel reperire i fondi, ribadiamo che l’attuale sistema è inadeguato per garantire il pagamento regolare degli stipendi, a causa delle eccessive lungaggini burocratiche.

La drammatica situazione è ormai evidente, nonostante l’impegno costante dell’Assessore Regionale, insieme a UNCEM e alle OO.SS. di categoria. Tuttavia, nella fase attuale, con la riforma della L.R. 11/96, è stato finalmente avviato il processo di stabilizzazione, oltre al turnover dove possibile. Certo, ci sono difficoltà operative e sostanziali, ma si è ormai consolidata la volontà di risolvere definitivamente la storica e annosa questione dei lavoratori forestali della Campania.

Con senso di responsabilità, auspichiamo una rapida soluzione definitiva per questo settore primario, evitando il rischio di malcontento e sfiducia nelle istituzioni, soprattutto a causa di false informazioni diffuse da chi, in questa fase delicata, alimenta inutilmente tensioni.
Il Segretario Generale Luigi Pagano e il Coordinatore Territoriale Sannio Alfonso Iannace della FAI CISL IrpiniaSannio si augurano che nella seduta del 5 marzo p.v. del Tavolo di Partenariato si possano finalmente definire le questioni fondamentali relative alla stabilizzazione in tutti gli Enti Delegati, nelle Comunità Montane e nelle Province, oltre all’avvio delle riforme già programmate.

Solo così si potrà restituire dignità ai lavoratori idraulico-forestali, vere sentinelle del territorio, e garantire la continuità di un settore fondamentale per la tutela del nostro patrimonio ambientale.

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