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Medio Calore

San Giorgio del Sannio, amministrazione comunale e ‘Montalcini’ uniti contro la violenza di genere

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Il cortile della scuola secondaria di I grado I.C. Rita Levi Montalcini si è trasformato, nella mattina del 25 novembre, in un luogo di riflessione collettiva in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere. L’iniziativa, arricchita dalla presenza di rappresentanti istituzionali, esperti e docenti, ha coinvolto studenti, docenti e figure istituzionali della comunità locale.

Tra i presenti, l’assessora al bilancio e alle politiche sociali Alessia Accettola, la dott.ssa Michela Barbato dell’azienda speciale consortile Ambito B02 , l’avv. Rinaldi Antonella, consigliera di opposizione del gruppo San Giorgio Protagonista e la sig.ra Aiello Bernardina in qualità di presidente del Consiglio d’Istituto. L’evento è stato un importante momento educativo, in cui gli alunni delle classi seconde hanno portato il loro contributo in un susseguirsi di interventi carichi di consapevolezza e creatività. Al Montalcini è stato affrontato il tema della lotta alla violenza di genere con approcci diversificati, dimostrando un profondo impegno nel comprendere e denunciare un fenomeno che colpisce milioni di donne nel mondo.

La Classe II A ha intitolato il suo percorso : “La donna nella storia” con un excursus storico, gli alunni hanno illustrato le condizioni femminili nell’età antica, medievale, moderna e contemporanea, evidenziando progressi e persistenti disparità. Dopo aver ricordato la celebre frase di Charles Fourier: “Il grado di civiltà di un Paese si misura dalla condizione delle donne”, i ragazzi hanno analizzato la situazione odierna, evidenziando come, nel solo 2023, in Italia si siano registrati 120 femminicidi. La Classe II B si è ispirata ad una ricerca di Libreriamo, che ha analizzato oltre 500 canzoni rap e trap rivelando la frequente presenza di violenza e disparità di genere nei testi; gli studenti hanno composto una canzone rap dal titolo “Rispetto e parità… la vera libertà”. Il brano celebra il rispetto e la parità, lanciando un messaggio di speranza e cambiamento culturale. La Classe II C con l’intervento “Il coraggio di dire no” ha drammatizzato la storia di Franca Viola, donna siciliana che, nel 1965, rifiutò il matrimonio riparatore, divenendo un simbolo di coraggio e riscatto, ha suscitato riflessioni sull’importanza di dire “no” a ogni forma di sopruso. La Classe II D è intervenuta con il racconto “La forza che ho” della giornalista Maria Carla Ciancio, vittima di discriminazioni sul lavoro; i ragazzi hanno sottolineato come la collaborazione tra uomini e donne, basata su rispetto e parità, possa essere la chiave per superare le difficoltà. Infine, la Classe II E ha proposto il percorso “Coraggio e riscatto… si può!”.

Attraverso testimonianze di donne vittime di violenza e un “lessico del rispetto”, gli studenti hanno chiuso gli interventi con un messaggio positivo: il riscatto è possibile, ma richiede consapevolezza e azione collettiva. L’evento è stato fortemente voluto dall’assessora Alessia Accettola, che ha ribadito il ruolo educativo della scuola come baluardo contro stereotipi e pregiudizi di genere. Il suo messaggio agli studenti è stato chiaro: camminare verso la parità e la collaborazione, rispettando gli altri come persone prima che come uomini o donne. L’avv. Rinaldi Antonella ha sottolineato l’importanza dell’unità politica su temi cruciali come la violenza di genere, mentre la dott.ssa Michela Barbato ha ribadito il ruolo strategico dei servizi sociali nella prevenzione e nella lotta contro il fenomeno.

A chiudere la giornata è stata la dirigente scolastica, prof.ssa Anna Polito, che ha invitato tutti a riflettere sulla violenza di genere non solo come un problema femminile, ma come una questione che riguarda i valori fondanti della società: uguaglianza, rispetto e dignità. Citando Maya Angelou, la dirigente ha esortato studenti e presenti a “cambiare le cose che non possiamo accettare”.

L’evento ha lasciato un segno profondo nella comunità scolastica, dimostrando come la sinergia tra istituzioni, scuola e famiglie possa essere un potente strumento di cambiamento culturale.

 

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