Calcio
Fra Benevento ed Avellino una partita di calcio…

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Inutile nasconderlo, fa venire il magone la nota della Questura di Benevento con la quale vengono definite le modalità per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza di terzi in occasione di un incontro di calcio. Che incidentalmente è un presunto ‘derby’, fra Benevento ed Avellino. Che, in virtù di questa caratteristica, la retorica sportiva e la prassi delle curve caricano di significati (al termine naturalmente di una settimana di micce accese) che non vale la pena nemmeno menzionare tanto sono assurdi.
Nulla di diverso rispetto a quanto accade, la domenica, in questo incredibile Paese, in tanti altri stadi e zone limitrofe. Che volete che siano, nell’allegria generale dei conti italiani, i costi dell’impiego delle forze dello Stato per tenere a bada una minoranza facinorosa che si pregia di assistere a degli incontri di calcio…
Purtroppo questa minoranza si dà forza di maggioranza e le viene riconosciuto un credito preventivo che si fonda sul timore della sua capacità di offendere. Ci saranno, insomma, cittadini-ostaggio delle misure che saranno adottate, le cui modalità silenziose vengono troppo spesso confuse per acquiescenza ed invece potrebbero essere anche segnali di rassegnazione dinanzi ad uno Stato e ad un ambiente troppo incline alla valutazione del male minore ed alla tolleranza.
Per la cronaca, in spiccioli: Benevento ed Avellino, sostanzialmente appaiate in classifica (conteggiando l’handicap giallorosso), si affrontano alla ricerca l’una di punti per risalire la china e perché sta vivendo un infelice frangente di torneo, l’altra pure alla ricerca di punti per dare un senso di maggiore tranquillità al suo torneo da ritrovata in categoria. Un presupposto agonistico, prima ancora che tecnico, che dovrebbe ingolosire per le eventuali emozioni che i novanta minuti potrebbero dispensare. E comunque ci sono le uniche armi dell’applauso e dei fischi per esprimere il gradimento o meno sullo spettacolo: siccome è troppo elementare per quei cervelli da Einstein dei (oddio!) tifosi, ecco che serve la mobilitazione in divisa…