POLITICA
Il dramma silenzioso dei dipendenti della Comunità Montana del Titerno e Alto Tammaro
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Riceviamo e pubblichiamo una lettera pervenuta in redazione e redatta da Roberto Stanziano, presidente dell’associazione politico-culturale “Da sempre per Cerreto”.
"Nel più completo silenzio – esordisce Stanziano – il nostro territorio sta vivendo il dramma sociale dei lavoratori O.T.I. e O.T.D. della Comunità Montana del Titerno e Alto Tammaro. Da mesi senza stipendio, quelli a tempo determinato licenziati il 30/09 e quelli a tempo indeterminato in cassa integrazione dal 31/12/2011. Centinaia di famiglie che, in un momento di dura crisi, non hanno né un presente né un futuro. Interessa a qualcuno questa situazione? Oggi sembra di no, ieri questi lavoratori e queste famiglie sono state oggetto di tante attenzioni elettorali e delle solite parole al vento dei candidati alle competizioni comunali, provinciali, regionali.
Servirebbe – prosegue Stanziano – uno sblocco dei fondi per pagare le mensilità pregresse per dare almeno un presente a questi lavoratori ma occorrerebbe soprattutto una riforma strutturale per garantire prospettive di lavoro e occupazione stabile a chi è costretto a convivere con il disagio di un lavoro a tempo determinato e dunque perennemente incerto e precario.
Ho avuto la fortuna di vivere una fase della mia esperienza politico-amministrativa nella Comunità Montana e conosco la complessità tecnica ed economica della vicenda ma credo che la risposta non possa essere il silenzio.
Stiamo parlando di lavoratori in balia dei finanziamenti regionali e della legislazione che mai hanno mancato di assicurare la salvaguardia del territorio attraverso gli interventi idraulico-forestali e il servizio di prevenzione e spegnimento degli incendi pur non avendo certezze sul loro futuro lavorativo (i lavoratori A.I.B. a tempo determinato) o sulle loro retribuzioni (tutti sia gli O.T.I. che gli O.T.D.)
L’indifferenza che ha accompagnato la forzosa unione delle comunità montane del Titerno e del Tammaro si sta ripetendo oggi di fronte alla grave emergenza occupazionale che sta colpendo il nostro territorio con effetti devastanti non solo sulle famiglie direttamente colpite ma anche sull’intera economia del comprensorio già profondamente segnata e probabilmente non in grado di resistere a questo ulteriore colpo.
Mi sembra il caso – conclude Stanziano – che tutti sentano la responsabilità di quanto sta accadendo e che ognuno, nel proprio ruolo e nelle proprie competenze, faccia sentire, oggi, la propria voce per cercare di risolvere questa drammatica situazione, attraverso una mobilitazione generale e una pressante iniziativa politica e sociale per dare finalmente una serenità lavorativa a un settore bisognevole di importanza primaria per la sua funzione di salvaguardia del territorio-bene comune".