POLITICA
Orlando (Tèl): ‘Concretezza nell’azione di governo sia a livello nazionale che locale’
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Il consigliere comunale Nazzareno Orlando (TèL) interviene, con una nota, sulla situazione politica nazionale ravvedendo similitudini con l’operato dell’amministrazione comunale di Benevento.
Di seguito riportiamo integralmente la sua nota:
"Non sarà certo il punto di vista di un consigliere comunale a mutare gli attuali scenari politici ma, considerato che tale ruolo lo si è conquistato grazie alle tanto vituperate preferenze, non si può negare l’esigenza dello stesso di rappresentare quanto meno le esigenze dei suoi elettori nonché quelle di chi, ovviamente, ne condivide azione ed, eventualmente, pensiero.
Il successo della raccolta di firme per il Referendum abrogativo del cosiddetto "Porcellum" è stato, senza ombra di dubbio, un segnale forte arrivato direttamente dai cittadini.
Fosse stato possibile, personalmente, avrei continuato nella raccolta per verificare quanti milioni di italiani vogliono un cambio di passo, vogliono più serietà e stabilità, vogliono un futuro per i propri figli, vogliono costruire una nazione diversa e più competitiva.
Certo non sarà il ritorno al passato la panacea per tutti i mali (anzi nella vecchia legge si annidavano rischi ancora maggiori) ma poter scegliere è sempre stato fonte di libertà e, forse, anche di maggior partecipazione. Contemporaneamente non si può non tener conto che vi è una forza politica al governo tornata ad inneggiare, con sempre maggiore insistenza, alla secessione ed un ministro della Repubblica che ha dichiarato io esisto e sono padano”.
A tale Ministro personalmente avrei risposto io esisto e sono italiano.
Non solo: sono anche fieramente meridionale e beneventano!
Però ed è giusto dirci anche questo non sempre i nostri atteggiamenti sono "europei" nella forma come nella sostanza non sempre il nostro modo di agire quotidiano rispecchia un vero cambiamento di stile.
Noi "sudisti" abbiamo tanti difetti, ma anche tanti pregi… perché, allora, non far prevalere i secondi?
E allora….basta con le ipocrisie, basta con i salamelecchi al potente di turno, basta con le promesse e le attese sempre e comunque inevase, basta con il piagnisteo di chi non sa rivendicare neanche i propri diritti preferendo entrare sommessamente nelle corti dei miracoli, basta, soprattutto, con la morte dei sogni che è l’unica grande speranza per una comunità (in particolare per i più giovani) che voglia definirsi tale!
I discorsi nazionali, come dicevamo in apertura, si intrecciano inevitabilmente con quelli locali.
Un’Amministrazione come la nostra rispecchia, al di là della presunta collocazione politica, tutto quanto esaminato in precedenza.
Essa giorno per giorno si barcamena tra equilibrismi ed incarichi, tra vecchi caminetti e nuovi "gabinetti", tra spot ad effetto e mancanza assoluta di sostanza.
Abbiamo detto più volte che non basta vincere per governare i processi e riteniamo di doverlo con forza riaffermare.
I cittadini ormai badano al sodo e attendono risposte concrete più che ipotetiche visioni.
I nostri figli continuano ad andare via e le nostre menti migliori hanno oramai dismesso la speranza di poter ritornare ad operare nella terra dei padri.
Si riparta, dunque, con la buona politica… con quella basata sui valori e sui progetti culturali, con quella che sa parlare di diritti ma anche di doveri, con quella che premia il merito ed aiuta i meno fortunati, con quella che non pensa che il territorio serva solo per incamerare voti ma sia indispensabile, soprattutto, per conquistare consensi. Solo così facendo si contribuirà davvero a superare questa fase così difficile e confusa del nostro paese".