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Benevento ed il senso di appartenenza: portarlo ‘sulle spalle’ richiede uno sforzo sovrumano…

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Beneventani? Certo! Sanniti? Ovviamente! Con orgoglio? Assolutamente sì! Sempre su quattro ruote, però, soprattutto nei week-end. Perché il famigerato ‘senso di appartenenza’ ha un peso specifico enorme e portarlo sulle spalle, camminando a piedi per la città, richiederebbe uno sforzo inumano.
Così si spiegano, razionalmente, le due ‘ali’ di automobili – una ventina complessivamente – che anche lo scorso sabato sera ‘accoglievano’ i beneventani all’ingresso di corso Garibaldi. Tutte parcheggiate amabilmente sotto la Prefettura e sotto la Camera di Commercio. Tutte collocate in spregio alla normativa che prevede la pedonalizzazione completa di corso Garibaldi. Tutte lasciate lì impunemente, e, per giunta, con l’auspicio – ai confini con la consapevolezza – di poterla passare liscia. Anche registrando la mancata presenza di vigili urbani, ausiliari del traffico et similia.
Evidentemente neanche la disponibilità dell’area del terminal come zona di parcheggio (a pagamento) ha costituito (e costituisce) una valvola di sfogo sufficiente per gli spiriti beneventani. Da viale dei Rettori a corso Garibaldi la strada è poca, ma sempre troppo faticosa… come detto, il ‘senso di appartenenza’ pesa davvero troppo. Eppoi, va aggiunto, sempre nell’ottica dell’orgoglio beneventano, è molto più emozionante poter parcheggiare l’automobile, scendere e avere a portata d’occhio il campanile di Santa Sofia…