CRONACA
Il Sinappe: ‘Agente aggredito da detenuto nella casa circondariale di Benevento’

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“Un detenuto già noto per la sua indole facinorosa, più volte dimostrata
in passato, fortunatamente sempre contrastata dagli agenti in servizio, nella serata di ieri sera ha portato a termine una violenta aggressione nei confronti di un poliziotto penitenziario che ha riportato 5 giorni di prognosi. È accaduto presso il carcere di Benevento, dove il giovane detenuto, dopo aver dato in escandescenza all’interno della sua camera di
pernottamento spaccando alcune suppellettili prima ed il televisore dopo,
portato in infermeria per la somministrazione di una terapia tranquillante,
con un impeto repentino ed improvviso, si scagliava con calci e pugni contro l’agente di turno”. A denunciarlo in una nota è Fernando Mastrocinque, coordinatore nazionale del Sinappe.
“Va evidenziato che la somministrazione dei farmaci ha richiesto la
chiamata del medico di guardia esterno, considerato che da 2 giorni, presso
il penitenziario beneventano (così come sta accadendo anche in altre
realtà), non vi è più il presidio medico! Questa cosa di per sé rappresenta
già una problematica enorme, per tutto ciò che ne consegue; se a questo
si aggiunge la carenza di organico, più volte lamentata dal Sinappe, che
ha fatto sì che durante gli accadimenti (iniziati intorno alle 20.30 e terminati dopo le 3 di notte) fossero presenti un numero esiguo di unità, si può ben immaginare la situazione disastrosa in cui versa il carcere de quo.
All’Amministrazione – continua Mastrocinque – vanno le nostre rimostranze, perché una situazione del genere, di grave pericolo, non dovrebbe accadere in uno Stato di diritto! Il troppo permissivismo ed il mancato turn over del personale, che ha ridotto gli organici ai minimi livelli, hanno portato ad una degenerazione dell’ambiente carcerario dove, purtroppo, episodi di questo genere sono all’ordine del giorno.
Lo stress accumulato dagli operatori, non solo della Polizia penitenziaria (si veda a tal proposito l’abbandono in massa del personale sanitario), è a livelli altissimi. Pertanto chiediamo a gran voce l’intervento del Governo, affinché gli Istituti penitenziari vengano gestiti in maniera adeguata e la sicurezza torni ad essere la priorità, a tutela dei poliziotti e nel rispetto del loro servizio”, conclude il coordinatore del Sinappe.