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Centrale turbogas Luminosa, Di Maria ribadisce il no della Provincia

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In vista del Consiglio provinciale di Benevento del 2 agosto prossimo, convocato per discutere sulla proposta di insediamento di una Centrale a turbogas nell’Area di Sviluppo Industriale di Benevento, il presidente della Provincia, Antonio Di Maria, ribadisce il no all’impianto.

“L’insediamento di una centrale termoelettrica a ciclo combinato alimentata a gas naturale della Società Luminosa srl con potenza termica di circa 680 MW ed potenza elettrica dì circa 385 MW, da realizzare all’interno dell’agglomerato A.S.I. di Ponte Valentino di Benevento, è una storia che nasce nel 2008 e, dunque, viene da molto lontano.

Risale a quell’anno, infatti, il rilascio della Valutazione di Impatto Ambientale. Sicuramente chi, in quegli anni, diede la propria disponibilità alla realizzazione del progetto si assunse precise responsabilità almeno di ordine politico: e, comunque, se in quella fase, si fosse fatto fronte comune con maggiore determinazione per opporsi all’iniziativa, è probabile che oggi non saremmo qui a discuterne.

Per quanto di competenza dell’attuale Presidenza della Provincia di Benevento – afferma – il “no” alla realizzazione dell’impianto è sempre stato fuori discussione.

La Provincia ha sempre valutato negativamente il pesante impatto ambientale di una Centrale termica di siffatte dimensioni sull’equilibrio dell’ecosistema locale e sull’impossibilità di salvaguardare, a causa delle emissioni inquinanti in atmosfera da parte di Luminosa, le attività produttive dell’eccellenza agroalimentare locale.

Sulla scorta delle preoccupazioni insorte recentemente per le notizie circa il riavviarsi del programma realizzativo della Centrale, questa Presidenza decise un supporto alla propria azione di contrasto avvalendosi delle professionalità e delle competenze indicate dall’Università degli Studi del Sannio nella persona del prof. Francesco Pepe, che formalmente è il rappresentante della Provincia al Ministero dell’ambiente e della transizione ecologica.

Con l’apporto dell’Avvocatura provinciale e dello stesso prof. Pepe, la Provincia ha dunque cercato di fare il punto sullo stato dell’arte.

L’esame effettuato sulla documentazione della Centrale a turbogas agli atti del Ministero dell’Ambiente e della Transizione ecologica, scrive il prof. Pepe, «induce ad avere serie perplessità in merito alla possibilità di procedere al riesame dell’AIA rilasciata con Decreto DVA-DEC-2011-421. Tale documentazione è infatti molto sintetica, e assolutamente lontana non solo dalla progettazione esecutiva a cui faceva riferimento il D.D. n. 55/02/2020 PR, ma anche dal progetto preliminare su cui basare l’Autorizzazione Unica alla costruzione e all’esercizio della centrale ai sensi del D.L. 7/2002».

La carente documentazione peraltro, osserva lo stesso luminare, mal si concilia con l’enorme impatto della Centrale sul territorio e sul fatto che il programma mobilita comunque risorse economiche nell’ordine di diverse centinaia di milioni di euro

Le criticità, esaminate dal prof. Pepe, riguardano l’apparente mancanza di un sofisticato Sistema di Gestione Ambientale circa le emissioni nocive in atmosfera, «e – soprattutto – il rispetto dei livelli emissivi associati … per gli inquinanti ossidi di azoto (NOx) ed ossido di carbonio (CO)».

Com’è d’altra parte evidente, il pieno rispetto delle norme previste in materia per tali impianti sono elementi imprescindibili, così come imprescindibile è una tecnologia di contrasto dell’inquinamento che, tuttavia, «non sembrano, allo stato, pienamente incorporate nel progetto di centrale delineato dalla Luminosa Energia».

Alla luce di tali constatazioni del prof. Pepe circa le carenze e criticità nella documentazione progettuale agli atti del Ministero, la posizione della Provincia di Benevento, a parere di questa Presidenza, rimane assolutamente contraria alla realizzazione del programma che non risulta in alcun modo accoglibile per le motivazioni innanzi esposte.

Questa Presidenza, dunque, verificato peraltro che l’iter procedurale è stato di non facile comprensione e che desta numerose e forti perplessità circa la sua completezza e rispondenza alle norme previste – conclude Di Maria – proporrà al Consiglio Provinciale, convocato per il 2 agosto 2021, di fare propria la Relazione del prof. Francesco Pepe e di chiedere al Ministero la convocazione della Conferenza dei Servizi sull’argomento in modalità sincrona, affinché tutti i Soggetti che hanno competenza al rilascio del proprio parere, lo possano esprimere simultaneamente e attorno allo stesso Tavolo, presentando le proprie osservazioni / posizioni”.

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