ECONOMIA
Giovani e lavoro, Mataluni: “La vera sfida è dare prospettive ai giovani”

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“Alcuni giorni fa leggevo un interessantissimo approfondimento de Il Sole 24 Ore sui giovani, che poneva le differenze tra la fascia 18 – 34 anni in italia e i loro coetanei in Europa. E’ un approfondimento che rivela dati terribili, non solo perché i giovani italiani si trovano a rincorrere, e a molta distanza, i coetanei europei, ma perché l’articolo evidenzia che a loro volta i giovani del sud vengono praticamente “doppiati”. In un momento in cui per la prima volta dal dopoguerra l’Italia scende al di sotto dei 400mila nati in un anno, i neet, i giovani che non studiano, non lavorano e non cercano occupazione, al sud sono il 32,8 per cento…al nord il 16,8, la metà. Sul fronte disoccupazione giovanile siamo al 35,1 per cento contro il 14 per cento. E in un quadro del genere il 64 per cento dei giovani dai 18 ai 34 anni vive coi genitori, e per mettere su famiglia si aspettano i 39 anni…Sono dati catastrofici: senza girarci intorno”. Lo afferma Biagio Flavio Mataluni, presidente di Confindustria Giovani Benevento.
“Ma dati che non meravigliano e che provengono dalla precarietà del lavoro e dalla mancanza di politica di incentivazione dell’occupazione – aggiunge -. E anche il fatto che venga meno anche il welfare familiare è conseguenza della mancanza di importanti politiche sul lavoro. Intendiamoci: i servizi alle famiglie sono importantissimi, ma le famiglie stanno bene quando c’è il lavoro, credo sia pacifico. Oggi chi governa ha una grande sfida davanti: quella dei giovani, quella di rendergli giustizia dopo che sono stati ignorati per anni, ma da quel che leggo con una cifra assolutamente modesta del Recovery Plan appostata su questo campo vuol dire che c’è ancora tantissimo da fare.
La transizione ecologica – conclude – è un tema importante: ma formare le competenze dei giovani, creare un mercato del lavoro non respingente e precario come quello attuale, facilitare la creazione di imprese non è una sfida meno importante. Tutt’altro”.