CRONACA
Dalla casa lavoro alla libertà vigilata: istanza accolta per un 39enne beneventano
																														
															
															
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Dalla misura di sicurezza detentiva della casa lavoro per due anni presso la struttura penitenziaria di Vasto alla libertà vigilata. E’ quanto ha deciso il magistrato di sorveglianza di Pescara nei confronti del beneventano Giovanni Piscopo, 39 anni, difeso dall’avvocato Luca Russo. 
Il precedente provvedimento era stato adottato nel gennaio 2020 dal magistrato di sorveglianza di Avellino sulla base delle informative delle forze dell’ordine, le quali segnalavano il 39enne come soggetto  estremamente pericoloso in base al suo curriculum criminale e alle  vicende giudiziarie nelle quali era stato coinvolto, a partire da quella del 2006 nella quale era stato fermato a bordo di un autotreno  con ben 18 kg di cocaina. 
Il magistrato di Sorveglianza di Pescara, però, con provvedimento  del 21 dicembre 2020, ha accolto l’istanza del difensore e, sovvertendo completamente il  giudizio di gennaio, ritenuta attenuta la pericolosità  sociale dell’uomo, ha trasformato la misura di sicurezza in quella della libertà vigilata di un anno. 
Il magistrato ha infatti sottolineato il mutamento radicale del comportamento sia  nel corso dell’internamento presso la casa lavoro, nella quale si è  distinto per un comportamento disponibile e collaborativo e dedito all’attività lavorativa, sia nel corso delle licenze che gli erano state  concesse, nel corso delle quali si era adoperato per dedicarsi al lavoro  collaborando in una ditta di autotrasporti che lui stesso da tempo  aveva intrapreso, in tal modo determinando il giudice a ritenere il  suo comportamento indice di un mutamento dello stile di vita e di un  evidente attenuazione della sua pericolosità sociale.
							
							



