Comune di Benevento
Ordinanza per acqua non potabile a Rione Libertà, Feleppa: ‘Chiediamo chiarezza’
																														
															
															
														Ascolta la lettura dell'articolo
“A  questo punto, con ancora maggiore convinzione, chiediamo, anzi  pretendiamo, chiarezza da parte del Comune di Benevento rispetto alla  questione della salubrità della risorsa idrica”. Così il consigliere comunale Angelo Feleppa appresa, attraverso fonti di stampa, della ordinanza sindacale che ha disposto la “immediata sospensione dell’utilizzo  ai fini potabili dell’acqua distribuita dalla Gesesa spa” con  riferimento alla zona del Rione Libertà ed a parte di via Napoli. 
“La  questione diviene realmente preoccupante: siamo sicuri che il problema  sia limitato solo alle aree oggetto del provvedimento? Auspichiamo una  operazione chiarezza da parte dell’Ente comunale. Fino ad oggi si è  minimizzato, ora si pretende chiarezza. Mezzo Rione Libertà, parliamo di  migliaia di persone, è restato privo di fornitura. 
Auspichiamo, lo si  ripete, massima trasparenza su tale questione: ci dicano quali parametri  sono stati sforati e quali azioni la Gesesa  intende porre in essere per sanare la questione. In più, chiediamo che  anche l’assessore competente, quello al ramo ambientale, possa fare chiarezza  dal momento che da tempo erano state levate preoccupazioni e  perplessità, da parte di voci dell’associazionismo, sulla tematica della  sicurezzaidrica. Le repliche sono  sempre state tranquillizzanti ma, con tutta evidenza, non vi era molto  di cui stare tranquilli”. 
“Invito tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione – si avvia a concludere Feleppa – ad affrontare in modo condiviso la delicatissima vicenda  che, si ripete, non attiene un colore piuttosto che un altro ma la  sicurezza della cittadinanza nella sua complessità. Per questo chiamo  l’Assisead una azione di  responsabilità e ad aprire la discussione, anche attraverso la redazione  di un documento, in quella che è la sede deputata al confronto istituzionale”. 
							
							



