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AMBIENTE

Questione pini, De Iapinis: ‘Parte male l’avventura del nuovo agronomo e dell’assessore’

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“Il Sindaco di Benevento è stato solo eletto, ma ancora non gli abbiamo fatto il passaggio di proprietà della città di Benevento. Il pino abbattuto non era “ubriaco fradicio”, tanto da reggersi al palo della luce per non cadere.

Venerdì 11 settembre scorso – scrive l’ex amministratore cittadino Ambner De Iapinis – si chiama con urgenza caduta i Vigili del fuoco (cercando l’alibi dell’urgenza), coinvolgendo gli stessi in responsabilità gratuite. E oggi si potrebbe rischiare che colui che ha comandato la squadra venga coinvolto a danno alla cosa pubblica. I Vigili del fuoco, come pronto intervento, prima di abbattere, devono avere la certezza visiva e chiara di un pericolo imminente e non possono agire a danno della cosa pubblica sulla scorta di mere supposizioni di un semplice agronomo o chi per esso.

No, questo non è possibile all’agronomo Cardiello, nuovo signore degli alberi di Benevento (nessuno ha l’autorità di abbattimento).

Per riepilogare: a giugno, Fornataro (agronomo ex incaricato), uomo dalle facili relazioni cartacee, dopo una semplice passeggiata (sommaria, come da lui dichiarato) al viale Atlantici, ne ha previsto l’apocalisse in caso di maltempo, addirittura consigliandone la chiusura al traffico. Per poi riaprirlo dopo attenta verifica, avendone poi avuto vasta eco sui mass media e diffondendo di fatto paura e ansia tra i cittadini. Poi lo stesso Fornataro sparisce e passa il cerino acceso a Giuseppe Cardiello, agronomo salernitano. Subito si è ripetuto il Zollo bis: abbattimento a vanvera del decisionista del momento; decreta subito la prima decapitazione di un albero sano. Sano perché verificato e docomentato dai nostri esperti e dalla documentazione in nostro possesso, e non solo videofotografica.

Il tecnico Cardiello – continua nella nota – sembrerebbe essersi messo subito in sintonia del pensiero Mastella: “Non ho alcun dubbio sul da farsi”, queste le sue testuali parole; tradotto significa “abbattere tuti gli alberi” sul viale degli Atlantici e altri.

A questo punto, il neo assessore Giorgione (comunque amante del dialogo) parte male: invece di creare il verde, incomincia a distruggerlo.Leggo: “Visionati i primi 30 alberi” (in una giornata?) È impossibile fare prove serie in una giornata, ogni albero richiede almeno 4 o 5 ore di lavoro per una verifica seria e reale. Quindi questo agronomo, a oggi, dice cose non vere (dice bugie).

Per concludere: la città sappia che chi sta con “Noi campani” sta con Mastella e, quindi, è per l’abbattimento degli alberi di viale degli Atlantici”.

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