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Inchiesta Gesesa su depurazione, Principe: ‘Silenzio assordante della politica locale’

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“Premesso che il nostro ordinamento prevede tre gradi di giudizio, e solo allora sarà possibile definitivamente scrivere la parola fine nei confronti di chi viene sottoposto a giudizio, e ciò vale anche per la vicenda GESESA, c’è un aspetto che ci lascia molto sconcertati, il silenzio assordante della politica locale che, nell’espletamento delle proprie funzioni, dovrebbe, quanto meno con riserbo, con cautela, con molta discrezione al fine di non interferire nell’attività della magistratura, porre degli interrogativi legittimi sulla vicenda ed interrogare Sindaco e Presidente della partecipata (di nomina del Sindaco) su quanto accaduto e renderlo pubblico”. Così in una nota Vittoria Principe, referente dell’associazione ‘Avanti Donne’.
“Invece, ci si guarda bene dal porre delle domande. Ed allora, fatto salvo la Consigliera Delia Delli Carri (gruppo autonomo in Consiglio), le due Consigliere dei 5 stelle (da sempre all’opposizione di Mastella) e l’associazione Altrabenevento, per il resto una città ed una parte politica in “religioso” silenzio. E la magistratura, che da sempre cerca sintonia e condivisione con il territorio, si trova a remare da sola in queste “acque” impervie. E perché questi partiti, che fingono di essere all’opposizione, non parlano, non chiedono spiegazioni su come viene gestito un ente pubblico, di come vengono fatte le assunzioni in quella partecipata comunale? Possibile che nessuno sapeva e che, eventuali azioni sbagliate, siano state fatte a titolo personale?
Eppure, nel comunicato ufficiale della procura si scrive di azioni poste in essere per favorire l’azienda. Cosa nascondevano queste manomissioni di documentazioni? Elementi nocivi alla salute delle persone? Il Comune di Benevento non può defilarsi in modo silente, – prosegue Principe – è il garante della gestione nei confronti dei cittadini. Lo faccia fino in fondo. Mastella, in questo periodo di Coronavirus, ha tempestato i cittadini con video conferenze stampa, ora faccia chiarezza sulla questione nella quale pare siano coinvolti dipendenti comunali. La città vuole sapere, siamo contribuenti e abbiamo il diritto di sapere.
Alla politica, alle opposizione (PD in primis) un invito a smetterla di parlare di “ bene comune” di “ interessi per la comunità” sono solo finti slogan per giustificare inadempienze nella funzione di controllo e di opposizione in seno al consiglio comunale.
In altri tempi, politici e Partiti (p maiuscola) anche con toni aspri, si sarebbero confrontati con competenza, con determinazione, con stile politico, ma soprattutto nel rispetto e la tutela dei cittadini, cui erano stati delegati a rappresentarli. Un ultimo appello lanciamo al rappresentante dell’anticorruzione al comune di Benevento, il generale Raffaele Romano, oggi assessore, tra le cui deleghe c è appunto l’anticorruzione. Ci dica la sua in merito, – conclude Principe – aprendo un serio tavolo di discussione bipartisan. Altrimenti la delega rischia di rimanere una scatola vuota”.