Salute
Scherillo: ‘Solo un paziente su due segue cure appropriate’

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Colpiti al cuore quando ormai pensavano di essere al sicuro. La nuova emergenza sanitaria in Campania sono proprio loro, i sopravvissuti al primo infarto. Sei su dieci finiscono per averne un altro. E i rischi di mortalità triplicano.
Ogni anno sono oltre 13mila i campani ricoverati a seguito di un infarto: per 8mila di loro è la ‘prima volta’ e le vittime, se ricoverate in Unità Coronarica, sono quasi 300, con un rischio di mortalità del 3%. Ma a far scattare l’allarme è un altro dato significativo: sono ben 5.200 i pazienti al secondo infarto. Sono loro a rischiare di più, perché 1 su 5 muore entro l’anno.
Cresce dunque il numero di chi sopravvive all’infarto, grazie all’aumento di ricoveri sempre più tempestivi e alla riduzione dei fattori di rischio, ma aumentano i pazienti che perdono la vita nel dopo infarto per scarsa aderenza ai consigli del medico e a stili di vita inadeguati.
Lo sottolineano i cardiologi dell’ANMCO Campania, che insieme alla ‘Fondazione Per il Tuo Cuore’ ONLUS, hanno promosso la prima campagna nazionale d’informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione cardiovascolare e sui rischi che si corrono nel post-infarto. La consapevolezza del rischio cardiovascolare non deve riguardare solo gli anziani o coloro che sono affetti da altre malattie importanti ma anche le donne e i pazienti più giovani.
"Gli over 65 e i pazienti con diabete o insufficienza renale cronica sono senz’altro i soggetti a più alto rischio da tenere sotto stretto controllo – dice Marino Scherillo, presidente nazionale ANMCO e direttore della cardiologia dell’Azienda Ospedaliera ‘Rummo’ di Benevento – attraverso terapie farmacologiche adeguate e costanti potremmo dimezzare il pericolo di un secondo infarto e la conseguente mortalità. Purtroppo un anno dopo l’infarto, solo un paziente su due segue cure appropriate. E le donne e i pazienti con meno di 60 anni sono le categorie con il più elevato tasso di abbandono delle cure perché ne sottovalutano l’importanza e si considerano, a torto, meno in pericolo degli altri. Per di più, pochi cambiano lo stile di vita: meno della metà corregge le proprie abitudini alimentari, appena uno su dieci abbandona la sigaretta, il 70% non fa esercizio fisico".
Proprio per informare e sensibilizzare sui rischi che si corrono soprattutto dopo l’infarto l’ANMCO è scesa in campo con la campagna nazionale ‘Il Valore della Vita’, che ha visto, tra le numerose iniziative, il progetto ‘Art for Heart School’, indirizzato alle Scuole Primarie e Secondarie. "Il progetto ha coinvolto i più giovani – spiega Giovanni Gregorio, presidente regionale ANMCO-Campania – perché la prevenzione cardiovascolare, per essere davvero efficace e porre le basi di una vita in salute, si dovrebbe imparare e mettere in pratica fin da piccoli. In questo modo, inoltre, gli studenti si trasformano in ‘ambasciatori’ della prevenzione e della adozione di stili di vita corretti nei confronti della famiglia. L’iniziativa ha avuto un grande successo in Campania. Nella nostra Regione infatti hanno aderito 472 classi, di cui ben 335 nelle scuole primarie, per un totale di 11800 studenti coinvolti nel progetto. La nostra soddisfazione è che i lavori creativi di 3 classi della nostra Regione, rispettivamente delle provincie di Napoli, Benevento e Caserta si sono classificate tra le prime 20 sulle 276 partecipanti alla gara creativa".