ECONOMIA
Giovani e lavoro, il Sannio fa peggio di tutti: solo il 30% è occupato

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Il Sannio non è un posto per i giovani. Non è una novità e lo sappiamo, ma continuare a ribadirlo è un dovere nella speranza di contribuire ad invertire la tendenza. L’ultimo dato sull’argomento arriva da uno studio de “Il Sole 24 Ore” che in queste settimane sta realizzando una serie di report sui giovani italiani, sulla loro situazione economica e su dove è meglio trasferirsi per il lavoro. Ribadiamo che si tratta di dati statistici e quindi numeri che vanno interpretati e non di una verità assoluta.
Una parte del report analitico fa emergere un aspetto drammatico, anche se ormai già noto: nella provincia di Benevento lavora solo il 31% dei residenti di età compresa tra il 25 e i 34 anni. Se il dato non è chiaro ve lo proponiamo sotto l’aspetto inverso: il 70% dei giovani non lavora. Da qui il motivo principale della forte emigrazione verso il Nord del Paese che certamente offre un mercato di lavoro più dinamico e con salari più elevati.
Anche in questo caso, però, bisogna fare attenzione perché se è vero che la percentuale ufficiale è del 31% di occupati, bisogna fare i conti anche con i contratti non registrati, lavoro nero ed altre forme non regolarizzate. Un dato che porta ad una ulteriore riflessione: non possiamo lamentarci dell’emorragia di ragazzi se poi non gli offriamo una possibilità di restare e costruire al Sud la loro vita o il loro nucleo familiare.
Un discorso complesso, ma che alla luce delle prossime elezioni comunali e regionali pensiamo debba entrare come tema cruciale della campagna elettorale. Provare a dare una soluzione a questi problemi che riguardano tutta la Campania e il Sud più in generale è una priorità che deve, necessariamente, essere affrontata.
Infine, la statistica suggerisce anche le mete da raggiungere per gli under 35: le città dove i giovani lavorano di più sono Vicenza, Como e Padova con un tasso dell’80%, ma forse sono troppo lontane da casa. Che peccato!