Sindacati
Comune di Calvi, Uil e Cisl contro l’ente sul fondo incentivante per il 2018

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“Il 28 novembre, a seguito di reiterate e pressanti richieste delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori il comune di Calvi ha provveduto a convocare la delegazione trattante per la ripartizione del fondo incentivante per l’anno 2018 e per una verifica sull’attuazione degli accordi degli anni precedenti. Purtroppo, ancora una volta abbiamo dovuto constatare l’intento dilatorio dell’ente tutto teso a non risolvere i problemi ed a rinviarli, come solito, a tempi indefinibili”. Così in una nota Antonio Pagliuca e Antonio Forgione, della Uil Fpl e della Cisl Fp.
“Infatti – proseguono – nessuna determina di costituzione del fondo era stata predisposta ne tantomeno è stata prevista la presenza del responsabile finanziario dell’ente che, ricordiamo, ha l’obbligo di certificare l’ammontare del fondo assumendone la responsabilità anche nei confronti delle autorità di controllo competenti. Nonostante l’avvio della fase vertenziale l’amministrazione non ha ritenuto di fornire alcuna risposta in merito alle progressioni orizzontali la cui procedura è stata espletata, approvata e fatta propria dalla giunta ma a cui non è stata data formale applicazione, con gravi perdite per i lavoratori interessati e l’esposizione dell’ente ad un contenzioso molto oneroso di cui puntualmente informeremo la cittadinanza e gli organismi di controllo deputati ( Corte dei Conti, Autorità per l’anticorruzione. Ministero della Funzione Pubblica ecc.).
Ad ulteriore riprova della volontà di non sedersi seriamente al tavolo di contrattazione – attaccano i sindacati – la Giunta ha provveduto, nella delibera 85 del 27 novembre, a formulare le linee di indirizzo che rimanendo vaghe e fumose (destinazione di fondi a progetti da effettuarsi quando?) e comunque subordinate alla certificazione dell’OIV che assolutamente non può entrare nel merito della contrattazione e la ripartizione del fondo il cui controllo formale rimane in capo al revisore dei conti.
E’ ancora da evidenziare – conclude – il contorto, a nostro parere, percorso che ha portato ad individuare convenzioni esterne per ricoprire ruoli che tranquillamente potevano essere ricoperti dal personale interno. Ciò ha comportato un vero valzer di figure professionali nel corso degli ultimi due anni (alcuni sono durati pochissimo, altri non hanno mai cominciato) con procedure che chiederemo agli organi di controllo di verificare, e con un aggravio di spesa che un comune in dissesto ed in difficoltà nell’erogazione dei normali servizi non si può certo permettere. Per questi motivo, i sindacati si vedranno costrette a richiedere l’intervento di tutti gli organismi di controllo deputati al fine di verificare la correttezza amministrativa e contabile dell’ente”.