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Rifiuti e termovalorizzatori, il Movimento Animalista: “Gli inceneritori non sono la soluzione”

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“Disse Pindaro: “spesso per l’uomo il più saggio dei pensieri è tacere” ergo non sempre il sindaco Mastella è accompagnato da tali riflessioni perché non può fornire assist al ministro Salvini in merito ad un tema complesso come lo smaltimento dei rifiuti, non si possono rilasciare dichiarazioni superficiali e di circostanza su tali questioni”. Così in una nota Graziella Tumino, referente provinciale di Benevento del Movimento Animalista.

“Recentemente – scrive – tale atteggiamento è stato comune a molti, con parte dell’Italia che alla parola inceneritori si è svegliata come se fossero la necessità impellente, un bisogno primario senza avere contezza della cosa, un po’ come avviene nel gregge quando al primo belare gli altri seguono senza conoscerne la ragione… Ci lasciano stupiti e perplessi tali affermazioni, è come se Mastella non fosse cittadino sannita dimenticando le “crisi” passate (proveniente sempre da Napoli) quando Benevento fu usata come “monnezzaro” per far fronte alla strafottenza altrui ed a nulla valsero le proteste dei cittadini dei vari centri, lo Stato ebbe necessità di seppellire la monnezza e noi fummo tra i preferiti, d’altronde il nostro peso politico è stato sempre pari a zero nonostante la presenza negli anni di molti politici con incarichi di alto profilo istituzionale furono avviate diverse discariche.

Quelle stesse – sottolinea Tumino – che ad oggi risultano abusive, fuori legge (5/9 presenti in Campania risiedono nel Sannio: Ponte Valentino in corso di bonifica, Pesco Sannita, Puglianello, San Lupo, Sant’Arcangelo Trimonte, Tocco Caudio) e forse si sta provvedendo a bonificare; intanto il danno è fatto. A nostro avviso, Il primo cittadino avrebbe dovuto rifiutare ogni idea di inceneritore/termovalorizzatore, doveva invece chiedere numi al ministro interni e dell’ambiente in merito alle discariche citate, di respingere ogni altro eventuale sopruso ed abuso perpetrato da Regione e Stato verso tutti i Beneventani e non dar manforte a Salvini con la triste affermazione: “gli inceneritori sono il futuro”. Perché non è vero ciò che dicono ed il motivo è semplice: il rifiuto termina il suo ciclo con la “differenziata” e mediante il riciclaggio può essere riutilizzato per evitare di ricorrere all’uso di materia prima, questo è il futuro, riutilizzare quello che già c’è per evitare di erodere le risorse rimaste, ogni anno l’Earth Overshooting Day (che letteralmente significa “giornata mondiale in cui si oltrepassa il limite”) anticipa la sua decorrenza, se nel 1987 cadeva a dicembre quest’anno è arrivato ad Agosto.

Bruciare è un salto al passato – attaccano di Animalisti sanniti -, gli impianti sono quasi sempre in autocontrollo, non adeguano i filtri e componenti rilasciando nell’aria le “nano particelle” non proprio salutari; a questo si aggiunge la criminalità che ha sempre avuto una predilezione per inceneritori/termovalorizzatori perché consentono di eliminare in modo occulto anche rifiuti dall’elevato costo di smaltimento. L’ex ministro deve capire che la provincia di Benevento è stanca di sopperire alle mancanze/strafottenze altrui o di vedere tutelato l’interesse del privato a scapito della popolazione come sta accadendo a Sassinoro, dove un’intera popolazione lotta per impedire uno scempio che può portare ad una catastrofe ecologica che parte dal Tammaro fino ad arrivare nel casertano dove il Calore termina la sua corsa nel mare; siamo stanchi di sentire parlare di monnezza visto che negli anni abbiamo imparato a differenziare e grazie a questo impegno siamo la prima provincia in Campania come riciclo dei rifiuti ed abbiamo toccato le vette delle classifiche, di inceneritori e discariche non ne vogliamo sentire parlare, piuttosto si prema per sistemare la situazione di Casalduni, incentivare ulteriormente la differenziata, di punire gli inetti parassiti “inzivados” che deturpano l’ambiente e ledono l’immagine della città, riteniamo che le priorità siano altrove, come ad esempio la sanità, il trasporto pubblico, l’occupazione, anche solo avere un strada decente ed asfaltata sarebbe un buon inizio, da anni siamo ridotti a colonia della regione Campania che ci trattati sempre con estremo disprezzo e sufficienza, negando i diritti basilari e tagliando l’impossibile ma ricordandosi di noi solo quando c’è da fare da “pattumiera”.

Forse – conclude Tumino – è arrivato il punto in cui tutti gli abitanti della Provincia devono cominciare a chiedersi se davvero conviene restare in regione Campania o guardare altrove, magari con chi abbiamo condiviso un glorioso passato dagli eccellenti periodi storici, i contentini dati una tantum non funzionano più”.

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