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Il segretario del sindacato Osapp, Luongo, chiede l’intervento dell’on. De Girolamo

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Il Segretario locale OSAPP Isacco Luongo sollecita l’On. Nunzia De Girolamo ad intervenire per far fronte ad alcune carenze e problemi che gravano sulle condizioni dell’istituto penitenziario di Benevento.
Fa sapere Luongo in una nota, che “l’intera struttura si trova in una situazione ingestibile, e la fase acuta è iniziata nel 2007, quando l’On Clemente Mastella ricopriva le funzioni di Ministro della Giustizia. In quel periodo fu aperto il reparto autonomo, e furono inviati a Benevento dei detenuti stranieri, che non erano di competenza della giurisdizione sannita. Molti di questi terroristi, i reati li avevano compiuti all’estero, e viste le carenze strutturali del penitenziario di Benevento. Malgrado tutto, seguendo la logica dell’epoca, va sicuramente notato che, per gestire tali detenuti, che non avevano ragione di stare a Benevento, furono inviati dalle sedi del nord alcuni colleghi della Polizia penitenziaria appartenenti alla scorta dell’ex Ministro. In questo modo, fu raggiunto un discreto bilancio, perché quel reparto detto appunto “Reparto Autonomo”, non avrebbe dovuto gravare sull’organico della struttura, così 25 Agenti dell’USPEV, furono assegnati alla vigilanza del reparto detentivo “autonomo”
“Oggi, quello che più ci preoccupa”, continua Luongo, “è il futuro, perché l’ex Ministro Clemente Mastella, con i fatti del 2007, ha aperto una porta, che tutt’ora è rimasta spalancata, e noi del sindacato siamo venuti a sapere che a Benevento, probabilmente arriveranno dei detenuti “transessuali”, questi ovviamente non hanno commesso reati nel Sannio, e siccome trovano difficoltà a gestirli nelle sedi attuali, allora il DAP, ha pensato di raggrupparne almeno 50 e mandarli tutti insieme a Benevento. Ovviamente nel progetto del Capo Dipartimento, Dr. Franco Ionta, non è previsto l’invio di quei 13 Agenti che mancano dal 2007, e nemmeno si prevedono quei 10 agenti che dovrebbero gestire questi nuovi arrivi. Intanto i sistemi di video sorveglianza, e le sicurezze passive sarebbero da revisionare, perché “insufficienti”, non posso dire altro in merito.”
“Ci rivolgiamo alla cortese attenzione dell’Onorevole Nunzia De Girolamo”, chiude la nota Luongo, “e facciamo appello alla sua sensibilità verso questo particolare problema. Noi siamo fiduciosi, e siamo oltremodo convinti che Lei ben comprende le nostre perplessità, e facciamo appello alla sua grande capacità organizzativa e gestionale.”