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La lettera: “Manca l’acqua a Pietrelcina, la città di San Pio. Ma quale turismo!?”

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“Ancora una volta manca l’acqua a Pietrelcina, la cittadina di Padre Pio servita dall’Alto Calore. Un problema serio che provoca enorme disagio, specialmente nelle contrade rurali. A farne le spese non sono solo i cittadini che hanno la sventura di abitare nelle zone alte, ma anche e soprattutto i turisti e i viaggiatori che sono venuti Pietrelcina in occasione del Ferragosto, giorno in cui la Chiesa Cattolica celebra la solennità di Maria Santissima Assunta in cielo.
L’assoluta carenza di acqua potabile sta provocando da mesi, se non da anni, un profondo disagio alla popolazione. Non può usufruire dei servizi elementari per la vita quotidiana, come mangiare, bere, andare a bagno, etc.. Purtroppo, almeno per ora, non si prevede una soluzione immediata della drammatica situazione, anche per l’indifferenza delle autorità competenti, come l’Alto Calore Servizi.
La cosa grottesca è che gli Organi di stampa a carattere nazionale e regionale hanno fatto ricorso ai consueti titoloni a carattere cubitale per divulgare notizie come le nozze gay e la Diretta di RAI 1 de Una voce per Padre Pio, non usano la stessa misura per pubblicizzare quelli che sono i bisogni essenziali della popolazione di Pietrelcina e dintorni, per cui un problema drammatico come quello della mancanza di acqua, passa addirittura inosservato. Ecco, questa è la stampa quotidiana.
L’acqua è un bene essenziale per la collettività, ed è inammissibile che i cittadini debbano esserne privi perfino per i bisogni più essenziali, così come è estremamente grave che gli Organi competenti in materia, e soprattutto quelli preposti alla vigilanza, non intervengano tempestivamente per risolvere un problema a dir poco drammatico, non solo per Pietrelcina, ma anche per le altre comunità del Sannio e dell’Irpinia.
E poi ci si riempie la bocca per parlare di turismo a Pietrelcina e nel Sannio”. (Donato Calabrese)