POLITICA
‘Nessun elenco di desideri, ma un bilancio di mandato’

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La conferenza stampa del sabato dei parlamentari è un rito quasi mai passato inosservato nell’agenda di Pasquale Viespoli, senatore – cittadino – della Repubblic,a che al rapporto con la realtà territoriale che lo ha lanciato nell’empireo politico ha sempre badato con attenzione quasi maniacale. Oggi l’appuntamento verteva, in chiave amministrative 2011, dapprima sulla presentazione del simbolo di TerritorioèLibertà, la compagine politica che ne rappresenta l’istanza in seno al Consiglio Comunale di Benevento, un simbolo – appunto proposto ai cittadini – che “è un chiaro riferimento a colori che segnalano una scelta di campo (impressionante la somiglianza con Alleanza Nazionale, in tal senso, ndr), ma anche una scelta di storia, con un ancoraggio al territorio (al centro c’è l’Arco di Traiano) inteso come una risorsa da valorizzare nel più ampio quadro nazionale”. Dal tratto grafico alla sostanza della proposta politica il passo è stato breve. Pochi, essenziali punti sul tappeto: “Miglioramento dei servizi, della qualità urbana e soprattutto politiche di sostegno alle famiglie per superare l’attuale fase di crisi economica”.
Naturalmente, è nello stile sanguigno dell’uomo, nel corso del contatto con gli organi di informazione non sono mancate precisazioni e puntualizzazioni. “L’alleanza con Mastella e Nardone vuol essere una valida alternativa al centrosinistra e al centrodestra, che sembrano essere due facce della stessa medaglia col Pdl dichiaratamente stampella del sindaco uscente Pepe”; “La mozione di sfiducia non rappresenta un agguato – io sono contrario a soluzioni di tal genere -, ma una proposta legittima dei consiglieri, destinata a suscitare in Consiglio un dibattito sulla sfiducia”; “La campagna elettorale è incattivita ed avvelenata, un rischio che la città non può permettersi”.
Infine, Viespoli ha posto l’accento sull’emendamento proposto a Palazzo Madama nell’ambito ella discussione sulla Carta delle Autonomie Locali. “E’ Il bilancio di mandato, uno strumento attraverso il quale garantire che la proposta elettorale non sia un sempice elenco di desideri ma consista d’azioni concrete che devono trovare la loro sostenibilità finanziaria nel corso della consiliatura”.