Regione Campania
‘Il Piano rifiuti non contiene l’indicazione di nuove discariche’
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L’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano, ha illustrato alla VII Commissione, presieduta dal consigliere regionale del PdL, Luca Colasanto, il Piano Regionale per la gestione dei rifiuti urbani della Regione Campania, elaborato in collaborazione tra gli uffici regionali competenti e il Dipartimento di Scienze ambientali della II Università di Napoli ed approvato dalla Giunta regionale. Ai lavori della Commissione hanno preso parte i consiglieri regionali Anita Sala e Dario Barbirotti di Idv, Carmine Mocerino dell’Udc, Nicola Caputo del Pd, Domenico De Siano e Michele Schiano di Visconti del PdL, Carmine Sommese di AdP, Ugo De Flaviis dei Popolari per il Sud, Angelo Marino di Forza del Sud, Sergio Nappi di Noi Sud, Carlo Aveta della Destra.
“L’inizio della discussione è stato costruttivo affinché la Campania possa avere un ciclo di smaltimento dei rifiuti virtuoso che ponga fine alle emergenze e dia slancio alla bonifica e al rilancio del territorio” – ha detto il Presidente della Commissione Regionale Ambiente Luca Colasanto, esponente del PdL. “Il governo regionale avrà ampio sostengo e collaborazione da questa Commissione nella certezza che le scelte che saranno messe in campo, di concerto con le Province, terranno conto – ha aggiunto – delle problematiche di quei territori che, nell’ottica della regionalizzazione del sistema dei rifiuti, hanno già dato tanto per tutta la Regione”. “Il Piano, adottato in coerenza con le prescrizioni e le direttive dell’Unione Europea, non contiene alcuna indicazione di territori dove localizzare nuove discariche perché ciò non compete al Piano Regionale per la gestione dei rifiuti urbani” – ha spiegato l’assessore Romano – che, nel corso del suo intervento, si è soffermato anche sulla “attenuazione della rigidità del principio della provincializzazione della gestione dei rifiuti” approvata, con modifica alla legge regionale per lo smaltimento dei rifiuti, dal Consiglio regionale: “la legge regionale sui rifiuti stabilisce che il ciclo integrato si organizza in ambiti territoriali ottimali, i quali, in sede di prima applicazione, coincidono con i territori delle province; ciò – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente – significa che il cosiddetto principio della provincializzazione é finalizzato alla sola implementazione del sistema, mentre la sua stabile gestione non può che essere organizzata sulla base di un modello regionale già in corso di attuazione sulla base dell’accordo firmato dalla Regione, Ministero ed Enti locali”. Il Piano, basato su una strategia territoriale complessiva basata sulla percentuale “prudenziale” del 50% della raccolta differenziata e, dunque, sulla riduzione della quantità dei rifiuti, sulle attuali discariche, sul sistema dell’impiantistica di competenza provinciale e sulla termovalorizzazione (con impianti ad Acerra, Salerno, Napoli est), “é un punto di arrivo da un punto di vista burocratico che ci fa corrispondere alle richieste dell’Unione Europea, ma, sul piano sostanziale, è un punto di partenza che dovrà registrare l’impegno e la sinergia di tutti e al quale presto si aggiungerà il Piano per lo smaltimento dei rifiuti speciali, altra grave piaga per il nostro territorio”.