CRONACA
Rifiuti, primi effetti su Napoli: 1070 tonnellate a terra…

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I ridotti conferimenti nella discarica di Chiaiano, a Napoli, determinati dalle operazioni di verifica disposte dalla Sapna, stanno producendo i primi effetti sulla città: oggi, in strada, ci sono – secondo quanto riferisce il Comune di Napoli – 1070 tonnellate di immondizia e situazioni particolarmente gravi si riscontrano nella zone di San Lorenzo-Vicaria-Poggioreale, dove stazionano 230 tonnellate di immondizia. Il superamento del principio di provincializzazione deciso dalla Regione Campania, comunque, sta consentendo di sversare in quasi tutti gli impianti stir del territorio regionale a eccezione di quello di Caivano, chiuso da circa due mesi in quanto non riesce a evacuare la frazione umida tritovagliata. Ieri sono state conferite 1108 tonnellate di spazzatura: nella discarica di Chiaiano (60), negli stir di Tufino (212), Giugliano (232), Santa Maria Capua Vetere (306), Battipaglia (92) e Pianodardine (206). La quantità di rifiuti ancora presente sulle strade della città però, è oggi di 1070 tonnellate e, oltre che nella zona di San Lorenzo-Vicaria-Poggioreale, situazioni critiche si registrano anche a Pianura-Soccavo, Bagnoli-Fuorigrotta e Barra-Ponticelli-San Giovanni. Molto critica è anche la situazione di Chiaia-San Ferdinando dove, per strada, ci sono cumuli per oltre 100 tonnellate. "Credo che questa situazione di difficoltà possa essere recuperata solo con la riapertura della discarica di Chiaiano – spiega l’assessore all’Igiene del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli – e, soprattutto, con la ripartenza dell’impianto Stir di Caivano, da circa due mesi inattivo perché non riesce a evacuare la frazione umida tritovagliata". "La solidarietà di tutte le province, comunque, – ha aggiunto Giacomelli – si è manifestata in questa settimana con l’apertura degli impianti ai rifiuti provenienti dall’area napoletana".