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CRONACA

Benevento, choc all’Hortus Conclusus: decapitata statua di Paladino

Il presidente della Provincia Ricci: "E' una giornata assai triste per la città. Attacco al nostro patrimonio resta doloroso ed inaccettabile"

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Una statua dell’Hortus Conclusus decapitata. Benevento si sveglia con questa notizia choc che racconta di un serio danno al giardino progettato dall’artista sannita Mimmo Paladino. Un atto vandalico o l’incuria, non si conosce ancora il colpevole. Resta tuttavia l’amaro in bocca per il danneggiamento di uno dei pezzi più pregiati del patrimonio artistico cittadino che, da oggi, necessita di una maggiore tutela, attenzione e valorizzazione.

Tra le ipotesi che si fanno largo nelle ultime ore c’è innanzitutto l’aspetto dell’incuria e del degrado: la causa potrebbe essere riconducibile alle infiltrazioni d’acqua, al gelo e alla neve dell’ultimo mese. Ovviamente, però, non è da escludere almeno in questa prima fase una possibile azione teppistica.

Sulla vicenda è intervenuto il presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci. “E’ una giornata assai triste per la città – scrive il numero uno della Rocca -. Si tratta infatti di un vero e proprio attentato al prestigioso patrimonio culturale, artistico e storico di Benevento. Pur devastato nel corso dei secoli da terremoti, guerre, invasioni, etc., il patrimonio locale non solo regge il confronto con quello delle maggiori città italiane, ma ha saputo anche rinnovarsi ed arricchirsi, in omaggio alla sua storia, grazie alle sensibilità artistiche ed alle capacità espressive di personalità insigni quale appunto è Mimmo Paladino.

Purtroppo – aggiunge la nota -, come denunciato anche nei mesi scorsi, molti atti vandalici si vanno consumando contro il nostro patrimonio monumentale ed archeologico, la cui tutela diventa sempre più precaria anche per una serie di ragioni che esulano dalla follia e dall’ignoranza dei singoli. Non è ovviamente un problema solo beneventano, come anche la cronaca di questi giorni evidenzia; ma, comunque, questo tipo di attacco al nostro patrimonio resta doloroso ed inaccettabile.

Nel mentre esprimo piena solidarietà al Maestro Paladino – conclude Ricci -, confido davvero nella parte migliore della società cittadina, quella stessa che già nei mesi scorsi ha dato prova di avere a cuore la propria identità e la propria storia intervenendo con atti concreti sul territorio per salvare questo o quel bene culturale. A Benevento ci sono tante persone di buona volontà che fanno tutto ciò che possono e anche di più per il patrimonio comune: sono certo della rinnovata mobilitazione da parte degli uomini di buona volontà per la vigilanza, la tutela e la valorizzazione dei nostri tesori artistici”.

Intanto l’associazione culturale Campus si è mobilitata per quanto accaduto al giardino del centro storico cittadino. L’episodio di vandalismo che ha colpito l’Hortus Conclusus e il suo degrado, infatti, impongono una mobilitazione generale sul tema della difesa dei beni culturali cittadini.

Per questo, Rete Campus ha intenzione di dichiarare l’“Otium Conclusus” attraverso un presidio ed un’assemblea pubblica che, probabilmente, si terrà domenica 5 febbraio, alle 11.

L’obiettivo è quello di recuperare ogni energia civile per affrontare con coerenza e senso di responsabilità il tema della salvaguardia dei beni culturali della città e del Sannio; istituire una Unità di crisi dei beni culturali; convocare i responsabili di Comune, Provincia e Soprintendenza allo stesso tavolo e affrontare in maniera definitiva tutti i nodi e le scandalose situazioni che caratterizzano il settore: Hortus, Teatro Romano, chiostro di Santa Sofia, mostra su Ciro, e altre “ferite” aperte sul territorio; redigere il disciplinare per la gestione e l’utilizzo dell’Hortus.

“Finalmente è accaduto! Ci speravo da molto tempo perché è da molto tempo che il nostro patrimonio artistico è lasciato al vento e senza nessuna protezione”. Questo, invece, il commento ironico e pungente del direttore artistico del Magnifico Visbaal, Peppe Fonzo.

“In particolare – spiega l’artista sannita – l’Hortus che già qualche anno fa denunciammo l’assoluta mancanza di custodia, avendo visto di persona ragazzi sradicare piante e sporcare in maniera vandalica, i quali ad un mio richiamo mi si scaraventarono addosso con ingiurie e minacce. Ma che ci vuoi fare accade da per tutto perchè non anche a Benevento? Ora finalmente è successo che si è fatto un salto di qualità! Evviva! Ora sicuramente attestati di stima, indignazione popolare, politica amministrativa e via scorrendo.

Io invece gioisco – conclude -, perché in questo modo è possibile che si chiuda tutto e si lasci al proprio destino cioè al nulla assoluto! Ci tengo a rispondere anche al presidente della Provincia che lancia attestati di solidarietà al maestro Paladino, ma credo che la solidarietà non debba andare solo o Paladino (ovviamente prima vittima) ma alla città intera visto che saremo noi a subirne le conseguenze. Ora io consiglio i prossimi obbiettivi: segare in due il bue Apis, forse uno dei reperti più importanti della nostra storia, totalmente lasciato nel nulla assoluto e praticamente “mmierz a na via”; magari lo facciamo rosa tipo peppa pig. Poi il Teatro Romano (operazione è già stata compiuta e anche da molto tempo). Poi l’obelisco Egizio in mezzo al corso…Il campanile della chiesa di Santa Sofia con la relativa facciata ecc… Grazie, Grazie Grazie!! Finalmente una soddisfazione!!!”.

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1 Commento

1 Commento

  1. marco

    3 Feb, 2017 a 14:32

    Se mi dessero 1000 euro al mese andrei a fare io il custode, visto che quello di prima ha il mantello dell’invisibilità di Harry Potter.

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