Fortore
Istituto San Pio, un gruppo di genitori difende la dirigente e attacca i docenti

Ascolta la lettura dell'articolo
In merito alle recenti vicissitudini relative all’Istituto San Pio da Pietrelcina e che mettono al centro del mirino la dirigente, un gruppo di genitori di Pago Veiano ha voluto esprimere la propria solidarietà alla reggente Caterina Rossi e, alla luce di quanto accaduto nel recente collegio dei docenti, anche alla collaboratrice vicaria.
Secondo il gruppo di genitori “l’unica colpa della dirigente Rossi è quello di aver incrinato lo status-quo di un ristretto gruppo di docenti che negli anni ha avuto posizioni di responsabilità, i quali per ripicca verso la stessa hanno pensato bene di coinvolgere in questa protesta, in primis i rappresentanti di classe e di Istituto e di conseguenza i genitori degli alunni”.
Se una protesta va fatta, – scrivono nel comunicato – questa va indirizzata non verso chi applica la legge come la dottoressa Rossi, ma verso chi ha emanato una legge (n. 107/2015 della cosiddetta Buona Scuola) che ha introdotto importanti novità che rafforzano, senza alcun dubbio, i poteri del Dirigente Scolastico, ma che ne aumenta conseguentemente anche le responsabilità e gli attribuisce dei compiti che in precedenza erano prerogativa del Consiglio di Istituto.
Inoltre sostengono che “il vero problema della vicenda è che lo stato di agitazione e di poca serenità tra corpo docente e dirigente sta generando ripercussioni negative sull’andamento della didattica che, già penalizzata dall’avvio ritardato delle attività nel plesso di Pago Veiano, rischia di essere fortemente compromessa e che influisca in modo serio sulla preparazione degli alunni”.
Infine – conclude la nota – auspicano che per svelenire il clima che si è venuto a creare ci debba essere un cambio radicale nella componente che rappresenta i genitori in seno al Consiglio di Istituto, poiché a loro avviso i componenti dimissionari di Pago Veiano non stiano agendo a tutela degli studenti ed in rappresentanza dei genitori, ma agiscano in modo univoco a sostegno della classe docente”.