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Vicenda sms, MezzogiornoNazionale: “Roba da comicità demenziale”

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“In un mondo travolto da questioni epocali, dalla turbofinanza al terrorismo internazionale, in uno scenario dove i Grandi della Terra, o presunti tali, s’interrogano su come fronteggiare i focolai di guerra nel Mediterraneo e le grandi ondate migratorie, mentre la tracotanza della criminalità organizzata tracima fino ad assaltare le caserme dei Carabinieri, in uno scenario così drammatico che richiede alla politica e alle istituzioni uno sforzo straordinario, di visioni e di soluzioni, mentre tutto questo accade, a Benevento, che fuori dal mondo non è o non dovrebbe essere, c’è chi enfatizza le briciole del patto Renzi-De Luca e chi, sostenuto da titoloni da 7/9 colonne, drammatizza un sms di provenienza bancaria. Roba da comicità demenziale, se non si trattasse di una competizione per il futuro della città”.
Ad affermarlo in una nota alla stampa è l’associazione politico-culturale “MezzogiornoNazionale”.
“Una tale sproporzione propagandistica – aggiunge l’associazione – si comprende, però, se si considera che ad alimentare la grancassa mediatica sia chi, per sua stessa ammissione, non conosce i problemi e, dunque, ha tutto l’interesse ad una campagna elettorale a prescindere dalla concretezza, dalla realtà e dalla proposta di governo. La conferma di tale strategia si ritrova nell’ostentazione del potere e nella rivendicazione di meriti inesistenti, come unico strumento di attrazione del consenso.
Dall’Università alla Nestlè, dal Conservatorio all’Agusta e così a seguire, è tutto un “io narrante”. Il caso più emblematico è quello dell’Ateneo sannita. Già nel 2000, Mastella ne rivendicò il merito e già nel 2000, come è facilmente documentabile, fu ironicamente e sonoramente smentito dai sindaci che hanno amministrato la città, nella fase della gemmazione e fino all’autonomia, cioè Pietrantonio e Viespoli.
Per un fatto politico così rilevante, perché fa verità e smaschera le millanterie, solo qualche accenno. Meglio – conclude MezzogiornoNazionale – sviare l’attenzione della pubblica opinione sugli sms, meglio non parlare dei problemi”.