Provincia di Benevento
Post alluvione, la Provincia di Benevento presenta la mozione dei sindaci sanniti al governatore De Luca

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Il Presidente della Provincia di Benevento Claudio Ricci, avendone ricevuto espresso incarico da parte della Assemblea dei Sindaci del Sannio riunita ieri, ha rappresentato formalmente al Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca la mozione concernente misure urgenti per il dopo alluvione approvata al termine dei lavori.
Come si ricorderà l’Assemblea, svoltasi il 6 dicembre alla Rocca, si era conclusa con tre precise richieste che erano state approvate da tutti i Sindaci del Sannio e condivise dai Colleghi delle confinanti Province di Caserta e Avellino (Arienzo, S. Maria a Vico, San Felice a Cancello, Casalbore e Montecalvo), egualmente inseriti tra i Comuni alluvionati del 14, 15 e 19 ottobre 2015.
Ricci stamani ha inviato una nota al Governatore De Luca, con la quale, nel riassumere il dibattito in sede di Assemblea, ha riassunto i contenuti della Mozione, così come proposta dal sindaco di Benevento Fausto Pepe.
Infatti, Ricci ha scritto al Governatore quanto segue:
La questione delle modalità di smaltimento e trattamento dei detriti lasciati dalla furia delle acque esondate costituisce un peso economico formidabile per le casse dei Comuni e, qualora non fosse concessa la equiparazione degli stessi alla categoria “rifiuti solidi urbani”, l’ormai avvenuto stoccaggio provvisorio, ordinato nell’immediatezza dai Sindaci al solo fine di consentire i soccorsi alla popolazione colpita e la ripresa delle normali condizioni di vita, potrebbe tramutarsi in accertamento di responsabilità penale per i Sindaci stessi: è necessario dunque che il Governatore, avvalendosi di una facoltà di legge, peraltro già esercitata di recente dai suoi Colleghi della Liguria, Emilia Romagna e Veneto, equipara i detriti della calamità naturale a “rifiuti solidi urbani” con le modalità di trattamento e smaltimento ordinarie.
Sullo slittamento della rendicontazione delle opere pubbliche co-finanziate dalla Unione Europea occorre tener presente, innanzitutto, che i piccoli Comuni del Sannio non hanno a disposizione Uffici Tecnici e Amministrativi che possano sopportare il peso dei rilevanti adempimenti connessi a tale operazione, per di più con la emergenza creata nei territori dalla calamità naturale. Si rischia, dunque, l’innescarsi di un contenzioso con l’Unione Europea che diventerebbe esiziale per le casse comunali.
Analoghe considerazioni possono e debbono essere svolte per l’accertamento del pagamento dei tributi secondo una visione equa ed equilibrata dello stato delle cose nel dopo alluvione.