CRONACA
Benevento, scoperta casa a luci rosse in via del Pomerio. Clienti guidati nell’appartamento da un “Call Center”

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Operazione anti-prostituzione della Squadra Mobile di Benevento diretta dal vice questore aggiunto Giovanna Salerno. Nella giornata di ieri, gli agenti hanno scoperto una casa a luci rosse in un palazzo di via del Pomerio, nel centro storico del capoluogo sannita, denunciando tre persone. Si tratta di due donne cinesi, una 34enne e una 42enne trovate all’interno dell’appartamento, e dell’amministratore di una società di San Salvatore Telesino, proprietaria della casa.
LE INDAGINI – Gli investigatori sono stati allertati da una serie di segnalazioni giunte alla Questura del capoluogo da parte dei residenti. I condomini, infatti, hanno riferito di un via vai continuo di persone di sesso maschile, la presenza di profilattici usati lungo le scale del palazzo, dei danneggiamenti vari alle pareti dell’androne e delle scritte ingiuriose a terra e sui muri. Avviate le indagini, gli agenti sono riusciti ad ottenere un incontro “intimo” dopo aver telefonato ad una donna che parlava la lingua italiana, ma con spiccato accento cinese. La presunta maitresse ha dato appuntamento alle forze dell’ordine proprio nello stabile di via del Pomerio, per una prestazione sessuale a fronte del pagamento della somma di 50 euro.
L’OPERAZIONE – Giunti nell’appartamento, gli investigatori sono entrati dopo che l’uscio è stato aperto da una donna di nazionalità cinese vestita succintamente. All’interno era presente una seconda donna, sempre di nazionalità cinese, vestita anche lei in modo molto provocante. Nel corso dei controlli gli agenti hanno rinvenuto dei profilattici e, in un agenda, la somma di 525 euro che è stata sequestrata.
Secondo la Squadra Mobile, le due donne potrebbero essere pedine di un’organizzazione che si serve di una sorta di “call center”. E’ il centralino, infatti, a prendere gli appuntamenti per far giungere nell’appartamento i clienti. Una volta giunti nella casa, gli uomini vengono sempre “guidati” telefonicamente dalla donna di nazionalità cinese che parla bene la lingua italiana, fino a quando una connazionale, preventivamente avvertita da quella sorta di regìa, non apre l’uscio e consente l’ingresso.
Le cittadine cinesi, al termine delle perquisizioni, sono state accompagnate negli uffici della Questura per l’identificazione, in quanto sprovviste di qualsiasi documento valido al riconoscimento. Inoltre, è emerso che l’appartamento è di proprietà di una società con sede in San Salvatore Telesino amministrata da un 47enne. La srl ha affittato la casa, tramite un’agenzia immobiliare cittadina e per uso esclusivo di ufficio, ad un cittadino cinese domiciliato a Caserta. Le donne e l’amministratore della società sono stati denunciati a vario titolo in stato di libertà.