POLITICA
Viespoli annuncia il voto contrario, ma il gruppo si divide

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All’indomani della riunione del gruppo del Fli al Senato che ha sancito l’autonomia dei senatori futuristi alla prima ‘prova del voto’, quella relativa al decreto milleproroghe, su cui il governo ha posto la fiducia, si registra una spaccatura tra i rappresentanti di Futuro e liberta’ di Palazzo Madama.
In sede di dichiarazione di voto il presidente Pasquale Viespoli conferma il ruolo di opposizione del gruppo ed annuncia il voto contrario alla fiducia. Subito dopo prende la parola il senatore Giuseppe Menardi e dichiara che, in dissenso dal gruppo, non partecipera’ al voto. E’ la prima defezione da parte dei 10 senatori. Ed e’ politica: ”Questo e’ un provvedimento di carattere nornativo ed e’ urgente – spiega in Aula -. Ritengo che la corresponsabilita’ nel guardare all’interesse nazionale, essendo il voto carico di ragioni istituzionali, non ci debba portare a farci carico di un segnale negativo”.
Diversa la posizione di Francesco Pontone, che giunto sotto il banco della presidenza annuncia la sua astensione.
Anche per lui e’ una conferma, quella del ‘distacco’: da ieri sera e’ ufficiale, fa parte del gruppo Fli ma non del partito, da cui prende le distanze.
Votano contrari, insieme a Viespoli, i senatori Baldassarri, Saia, Valditara. Risultano invece assenti, ovvero non partecipano al voto, oltre a Menardi, i senatori Germontani, Contini, Digilio, De Angelis.
Fonte | Asca