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Titerno

Cerreto Sannita: il 30 gennaio Giovanni Impastato incontra gli studenti dell’Istituto Comprensimo “Mazzarella”

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Il prossimo 30 gennaio gli alunni dell’Istituto Comprensivo “Mazzarella” di Cerreto Sannita incontreranno Giovanni Impastato, fratello di Peppino, ucciso dalla mafia il 9 Maggio del 1978. L’incontro, fortemente voluto dalla dirigente scolastica, la professoressa Angela Maria Pelosi, rientra nelle numerose e rilevanti iniziative organizzate dall’Istituto sul tema della legalità.

“La scuola, afferma la dirigente, è un presidio di civiltà, nel quale difendere e promuovere i valori fondanti dell’educazione e dell’evoluzione del genere umano. La formazione delle giovani generazioni rimane, oggi più che mai, l’unica via per ricostruire un nuovo Umanesimo e la rinascita di una società basata sulla giustizia, sulla tolleranza, sulla collaborazione e sulla fratellanza.

In questa ottica – prosegue Pelosi -, l’incontro con Giovanni Impastato vuole essere per gli alunni occasione di riflessione sull’inutilità della violenza e delle sue conseguenze e sull’importanza, invece, della costruzione della pace e della giustizia. Giovanni farà rivivere il ricordo del fratello Peppino nell’animo dei ragazzi che avranno modo di visionare il film di Giordana ‘I cento passi’, il cui titolo rimanda alla distanza tra la casa di Impastato e quella del boss Badalamenti2.

All’incontro saranno presenti il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Angelo Francesco Marcucci, Amleto Frosi dell’Associazione Libera, i Sindaci di Cerreto Sannita e San Lorenzello e altre autorità civili e militari. Parteciperanno, altresì, rappresentanze dell’I.I.S. “Carafa-Giustiniani” e del Liceo Classico “Luigi Sodo” di Cerreto Sannita.

“Peppino Impastato – ha concluso la dirigente scolastica – è un esempio per tutti: anziché girare lo sguardo dall’altra parte e fingere di non vedere e non sapere, non rinuncia a dare il suo contributo nella lotta contro il malaffare, pur sapendo di avere a disposizione pochi mezzi e di essere soltanto un giovane di Cinisi. Ognuno può e deve dare il suo contributo nella quotidiana affermazione del bene su ogni forma di malvagità, anche con piccoli gesti, fondando la propria esistenza su una delle parole più significative presenti nel nostro vocabolario e nella nostra morale: il rispetto”.

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