CRONACA
Poggioreale, i cinofili di Benevento la sorprendono mentre prova a consegnare droga al figlio: arrestata madre 60enne

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Si è conclusa in queste ore la vasta operazione denominata “Silenzio Stampa” che ha visto impegnati i Reparti di Polizia di Napoli Poggioreale, Napoli Secondigliano, Napoli Palazzo di Giustizia, Santa Maria Capua Vetere e Benevento e che ha portato all’arresto di una 60enne e numerose denunce per possesso e spaccio di droga.
I Funzionari di Polizia Comandanti di Reparto e l’Ufficio Sicurezza Polizia Penitenziaria-Nucleo Regionale Cinofili Campania-hanno strutturato una rete di controlli atti ad impedire l’introduzione e lo spaccio degli stupefacenti all’interno delle carceri della regione.
Le attività di Polizia Giudiziaria sono iniziate a metà novembre e sono terminate in queste ultime ore. Il dato emerso è davvero sconcertante ed evidenzia la professionalità dei baschi azzurri nel contrastare la criminalità organizzata.
Nonostante la presenza dell’antidroga sia ormai una costante nei reparti penitenziari, alcuni detenuti e loro familiari non demordono e tentano, con qualsiasi stratagemma, di spacciare stupefacenti.
A Poggioreale, la Polizia Penitenziaria del Reparto “Giuseppe Salvia” e i Cinofili di Benevento hanno arrestato una donna sessantenne, madre di un giovane detenuto. I due avevano in mente un complesso progetto di traffico di droga all’interno delle mura carcerarie. Sono stati i pastori tedeschi Barry e Zolly, del Distaccamento di Benevento, a rovinare gli intenti di madre e figlio.
La 60enne voleva consegnare la droga durante i colloqui, servendosi di ovuli vaginali, e il giovane avrebbe pensato a spacciarla nelle sezioni. All’atto dell’accesso al settore colloqui, però, Barry l’ha bloccata. Immediati gli accertamenti che hanno consentito di rinvenire un ovulo nelle parti intime.
A seguito di tali circostanze il Comandante della Polizia Penitenziaria di Napoli Poggioreale ha disposto anche la perquisizione domiciliare, in una abitazione del quartiere di Napoli Secondigliano. Nella casa è stato il cane antidroga Zolly a rinvenire un notevole quantitativo di hashish, già diviso in dosi per essere spacciato.
La 60enne, giudicata per direttissima, è stata condannata a due anni di reclusione ed i detenuti coinvolti rinviati a giudizio per gli atti criminosi posti in essere durante lo stato di detenzione.
Nel Nuovo Complesso di Secondigliano e nel Penitenziario di Benevento, invece, sono stati differiti all’Autorità Giudiziaria diversi detenuti che godevano della “Semilibertà”, misura alternativa alla detenzione. Sono stati bloccati dai cani antidroga Buk, Peppe, Anja e Zolly. Nel rientro serale, infatti, hanno portato droga all’interno dei reparti con l’intento di spacciarlo ad altri detenuti.
Sempre nell’istituto di Napoli Secondigliano un giovane ragazzo, familiare di un detenuto, è stato segnalato da Umea ed assicurato alla Giustizia per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. Nella Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere, i cani Umea, Ulla e Peppe hanno portato a tre sequestri. Le persone coinvolte sono state differite alle Autorità.
Inoltre, nei controlli effettuati nel Palazzo di Giustizia partenopeo, due tossicodipendenti, bloccati dai cani poliziotto Buk e Zolly, sono stati trovati in possesso di droga.
Nonostante il dato sconcertante, le segreterie di Cgil, Uil, Ugl e Sinappe Benevento, manifestano apprezzamento per i risultati ottenuti, evidente sinergia professionale degli uomini dei Reparti e Personale dell’Antidroga Campania.