POLITICA
Elezioni provinciali, Cacciano e Ruggiero: “Nista dovrebbe liberarsi dall’ossessione del Pd”

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“Il civismo di Giorgio Nista si è scontrato con la dura realtà dei fatti”. E’ il commento di Giovanni Cacciano, coordinatore del Pd Alto Sannio e vice-segretario del Pd.
“Ieri sera – si legge nella nota – il sindaco di Colle Sannita, aspirante candidato alla Rocca dei Rettori, ha partecipato al più antico rito della partitocrazia della Prima Repubblica, un vertice con tutti i rappresentanti ‘storici’ della destra sannita. È accaduto quello che avevamo pronosticato fin dal primo momento: Nista voleva utilizzare la bandiera del civismo come paravento per le cieche ambizioni personali. I sindaci, molti in buona fede, pronti a credere a un movimentismo alimentato dal basso, dovranno ricredersi e chiudere le porte in faccia a chi ha provato ad ingannarli.
Nista – prosegue Cacciano – crede di possedere l’immortalità politica e dopo aver battuto tutte le strade per tornare in sella, ora rinnega la sua storia di uomo di sinistra chiedendo asilo ai veterani (senza medaglie) della destra sannita, Izzo, Viespoli, Bello e Santamaria.
All’interpartitico di ieri sera si è trascinato dietro perfino un dinosauro come Mario Pepe – fa notare Cacciano – che si sposta definitivamente a destra e ufficializza così il suo tradimento. La gente del Fortore e del Tammaro ricordano bene quanti danni abbia causato il suo passaggio da queste parti e avrebbero voluto solo rimuoverne la memoria.
La verità è che Nista e Pepe – continua il vice di Mortaruolo -, campioni del trasformismo più becero che ci sia, sono tra quelli pronti a tutto pur di accomodarsi su una poltrona. Abbarbicati al potere come cozze agli scogli. E i loro sodali, aspiranti compagni di viaggio in questa avventura in mare aperto, calpestano ideali e storie personali pur di dare vita a un triste rassemblement anti-Pd.
Chi – conclude cacciano – affiderebbe i destini di un territorio e le speranze dei propri figli a questi avventurieri mossi solo da acredine e senso di rivalsa?”
“I sindaci, soprattutto a quelli del Fortore e del Tammaro – gli fa eco Giuseppe Ruggiero, vicesindaco di Foiano – non si lasceranno blandire da un’operazione in vecchio stile partitico, che non ha nulla a che vedere con il civismo o con il movimentismo delle fasce tricolori. Il sindaco di Colle ha buttato giù la maschera, il civismo altro non era che la foglia di fico dietro cui nascondere personali e rancorose nonché ingiustificate vendette.
Nista – aggiunge Ruggiero – è oggi a tutti gli effetti un uomo di destra, dopo essere stato per oltre un lustro, un uomo di sinistra. Ha tradito se stesso e la sua gente. È pronto a guidare una santa alleanza contro il Pd. Ma il futuro di una provincia non può nascere dalle ceneri di una destra più volte sconfitta nelle urne. La politica è speranza e non rabbia.
Il Pd – conclude il vice sindaco di Foiano – ha un progetto di sviluppo chiaro che guarda al domani di una provincia che oggi più di ieri ha davanti sfide importanti. Nista e la sua cricca dovrebbero prima liberarsi dall’ossessione del Pd e poi candidarsi al governo di questa provincia. Lo spettacolo offerto ieri sera è da teatrino della politica, un ritrovo di ex ormai sull’orlo di una crisi di nervi”.