POLITICA
Futuro politico di Pepe, Lonardo: oggi sono tutti ‘aficionados’ nel chiedergli di non abbandonare la barca comunale

Ascolta la lettura dell'articolo
“Nella calura estiva di questi giorni, l’unico rinfresco è apportato dai venti di passione con cui maggioranza, opposizione, sindacati, in ordine sparso, spingono o respingono, a seconda delle personali convenienze, l’altrettanto ventilata candidatura del Sindaco Fausto Pepe al Consiglio Regionale. In pratica Fausto, pur momentaneamente tra i caldi flutti della Costiera Amalfitana, funge da magnete della politica locale, una forza invisibile che attira verso di sè tutti gli adetti ai lavori che, a loro volta magnetizzati, attirano a sè altri soggetti con un costante progressivo aumento della forza magnetica: magari questo sarebbe più utile in campagna elettorale per essere la forza invisibile che attrae l’immaginazione della gente e la tiene legata. Fino alle urne”.
A scriverlo in una nota alla stampa è Lucio Lonardo, presidente della partecipata comunale Asia.
“Con questo – spiega – voglio dire che volutamente si cerca di bypassare la volontà del Nostro che, a mio parere, ha tutto il diritto di voler proseguire il suo itinerario politico verso mete più ambite e ambiziose dopo aver dato il possibile durante i 2 mandati a Sindaco della Città, mandati espletati con impegno e passione al di là della personale condivisione dei risultati raggiunti.
E’ singolare, tra l’altro, che proprio chi non aveva perso occasione, nel recente passato, per invitarlo alle dimissioni oggi, invece, è tra i più autorevoli aficionados nel chiedergli di non abbandonare la barca prospettando acque agitate per il futuro della Città che correrebbe il rischio di essere commissariata. Il dubbio di un Cicero pro domo sua diventa comunque forte se pensiamo che da un lato il centrodestra ha problemi urgenti da risolvere non solo per alleanze a stringersi ma anche per non aver ancora individuato un proprio candidato forte e quindi, allo stato, appare spiazzato; dall’altro il centrosinistra ha la stessa necessità soprattutto nella gestione di correnti interne che, nei grandi partiti, fisiologicamente si fanno sentire proprio in prossimità di scelte essenziali di partito.
Quello che accomuna tutti i Consiglieri, diciamocela tutta, indipendententemente dalle appartenenzae, è che andando a votare si perde un anno di consiliatura nell’incertezza di una riconferma atteso che per legge metà dell’Assise futura dovrà essere necessariamente tinta di rosa al 50%, scelta che personalmente non condividerei neanche se avessi il doppio cromosoma x perchè queste leggine mi sanno tanto di atti a preserverare la specie per cui la ritengo fondamentalmente offensiva proprio per chi si vorrebbe invece tutelare: le riserve e i parchi nazionali non mi sono mai piaciuti perché troppo fuori dal contesto in cui viviamo per ci danno una immagine falsata della realtà.
In conclusione – chiude Lonardo – evitiamo, come diceva Katuya, filosofo indiano del III secolo, di essere troppo diretti per interessi personali con il rischio di comportarci come si fa nella foresta: gli aberi dritti sono quelli che si tagliano per primi a favore di quelli contorti che rimangono intatti”.