POLITICA
Abrogazione Comunità Montane, il Pd Alto Sannio: “Dalla Giunta Caldoro squallida operazione elettoralistica”

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“Con l’articolo n° 37 del collegato alla Finanziaria Regionale, la Giunta Caldoro, ha deliberato l’abrogazione delle Comunità Montane. Questo è l’apice di una vertenza che ormai dura da quattro anni, e che vede al centro della discussione il destino degli enti montani, enti che rappresentano circa il 70% del territorio regionale e che nell’idea Napolicentrica vengono visti unicamente quali centri di spesa. Crediamo che questo tentativo di soppressione rappresenti una squallida operazione elettoralistica priva di ogni contenuto e che vuole apparire semplicemente come esempio di lotta agli sprechi”.
A scriverlo in una nota è il Pd Alto Sannio.
“La questione – aggiunge – è estremamente più complessa. In quattro anni, attraverso l’auspicata legge di riordino, non è si riuscito a ridefinire i ruoli e i compiti degli enti montani. Oggi le Comunità Montane sono possessori della sola delega alla forestazione attraverso l’utilizzo degli operai idraulico forestali, il rilascio dei tesserini per la raccolta dei funghi e per finire, là dove esista il vincolo idrogeologico, il rilascio del relativo certificato di svincolo. Spesso non è possibile nemmeno rispondere ai bandi europei considerato che questi enti non vengono nemmeno contemplati fra quelli che potrebbero inoltrare la relativa richiesta di aiuto. Tale vicenda avrebbe assunto ancora maggiore importanza anche alla luce delle funzioni che sarebbero derivate dalla possibile soppressione, o riduzioni di competenze, delle Province.
E’ evidente – prosegue la nota – l’assenza di una visione d’insieme, limitandosi unicamente ad un trasferimento di compiti, e spesso senza risorse, verso quei Comuni i quali diventerebbero involontariamente il terreno di scontro sociale ed i responsabili di scelte impopolari. E’ in gioco il futuro circa 4.000 persone fra impiegati ed operai a tempo determinato ed indeterminato. L’unico risultato in questi anni è stato un progressivo svuotamento fra compiti e funzioni precedentemente assegnati agli enti montani, trasformandoli, in alcuni casi, addirittura in enti costieri, o spesso al limite del dissesto finanziario.
A tale ridimensionamento – continua il Partito Democratico – è corrisposto una proliferazione di ulteriori soggetti che si sovrappongono territorialmente, come ad esempio gli ambiti sociali e i consorzi di gestione dei rifiuti, le cui funzioni, all’interno di una nuova e moderna visione normativa, potrebbero essere assegnate ad un unico ente sovracomunale.
E’ deludente che una testata giornalistica il cui proprietario risiede a Baselice, e parliamo dell’on. Luca Colasanto, pubblichi in prima pagina una notizia così negativa per un’area interna come quella del Fortore, facendola passare addirittura come un qualcosa di estremamente positivo.
Auspichiamo – conclude il Pd Alto Sannio – un rapido confronto fra la Regione Campania, le forze sociali, gli enti territoriali ed i loro rappresentanti, al fine di modificare tale collegato alla Finanziaria evidenziano la necessità di una normativa che preveda il riordino dei compiti e delle funzioni degli Enti Montani”.