CULTURA
Carmine Nardone: la ricerca è ostacolata da istituzioni e burocrazia
Ascolta la lettura dell'articolo
“Invenzioni ed inventori in Italia” è il titolo del volume presentato Ad Avellino, nel corso di un dibattito, presso l’aula “F. Bottazzi” dell’Istituto di Scienze dell’Alimentazione del Cnr di via Roma. Ad introdurre i lavori, il direttore Isa Cnr, Raffaele Coppola che ha ricordato il professore Arturo Leone, scomparso prematuramente, alla direzione prima di lui dal 2002 al 2005. Il convegno, moderato dal Redattore di “Ottopagine” Marco Grasso, ha visto la partecipazione di Sabino Basso, presidente di Confindustria, Giovanni Iuzzolino, Responsabile Analisi economiche Banca d’Italia Napoli., la professoressa Anna Maria Zaccaria dell’Università Federico II di Napoli, Francesco Ramella, Docente all’Università di Urbino e autore del testo insieme a Carlo Trigilia.
Ad intervenire al dibattito anche il Presidente di Futuridea, Carmine Nardone che ha raccontato la sua esperienza di campo con Futuridea, associazione nata a Benevento, e le difficoltà ad operare in un settore, «spesso ostacolato dalle istituzioni e dalla burocrazia che grava con costi altissimi sull’attività di ricerca».
Calvi, annullato il concerto di Antonella Ruggiero: al suo posto arriva Mariella Nava
Arco di Traiano, colonna abbattuta ai piedi del monumento. La lettera: vandalismo o incuria?
Festa abusiva in un agriturismo di Benevento: sequestrati 50 kg di alimenti senza tracciabilità e locale chiuso per carenze igienico-sanitarie
Undici scuole sannite in reggenza, Viele (Cgil): "Situazione preoccupante"
Guardia Sanframondi, il grido d’allarme di Fiorenza Ceniccola (FI): “Il Liceo non può chiudere, si tuteli il diritto allo studio”
Medicina a Benevento: un’opportunità per cambiare il destino delle aree interne
Episodi di violenza, monsignor Iadanza: “Emergenza educativa, ma le istituzioni dove sono?”
La lettera: ‘Nessuna cura o manutenzione è stata fatta ai pini negli ultimi anni’
Imposta di soggiorno a Benevento: sicuri che sia una buona idea per il nostro turismo ‘mordi e fuggi’?
