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Provincia di Benevento

Paolo Macry a Benevento: Sannio e Risorgimento, un movimento ancora da scoprire appieno

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“Con il 150° anniversario dell’Unità d’Italia gli storici sono stati reclutati in massa per tenere convegni, anche stupidi. Io stesso ne ho fatti molti”.

 

Esordisce così Paolo Macry, ordinario di storia presso la Federico II di Napoli, ospite tra i più attesi, nel calendario dei festeggiamenti per l’istituzione della Provincia di Benevento, che questo pomeriggio, in conferenza stampa, ha invece applaudito all’iniziativa messa in campo dall’Amministrazione Provinciale che ha pensato anche a borse di studio per rileggere, ricercare e studiare fonti storiche sul Risorgimento.

 

Un fenomeno epocale, così definisce il 1860, una cronaca che muove tra politica e mito.

 

“Perché nella costituzione degli Stati Nazionali – ha spiegato il professore – che è fondata sulla mobilitazione della popolazione, la politica non poteva che usare un linguaggio popolare spesso mitologico, allegorico, metaforico. Per cui la mitologia è divenuta un fisiologico bisogno nella costituzione degli Stati nazionali. É i miti sono stati utilizzati dalla politica italiana ma anche da quella tedesca e greca”.

 

Un movimento, quello risorgimentale in cui il Sannio ha avuto un ruolo importante, ma poco noto e poco studiato.

 

“Così mentre esiste una grande produzione storiografica nel napoletano, nel salernitano ed anche nell’avellinese il Sannio resta un po’ ai margini” ha affermato Macry. “Il territotrio sannita è stato frettolosamente divorato da polemiche neoborboniche relative al brigantaggio”.

 

Durante l’incontro, il presidente Cimitile ha presentato insieme con Antonio Gisondi, dell’Università di Salerno il volume “Alla conquista delle due patrie. Il Sannio nella Temperie storica risorgimentale Italiana”, un volume che contiene le ristampe di alcuni documenti del risorgimento come “Le memorie politiche di Salvatore Rampone, “Sui bisogni della provincia Beneventana” di Carlo Torre, “Osservazioni sopra il presente stato civile della gente beneventana” di Nicola Nisco e la “Relazione economica sul Ducato di Benevento” del Cardinale Domenico De Simone.

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