CRONACA
Interrogato dai Carabineri Rocco Tammaro

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E’ stato interrogato dai Carabinieri, Rocco Tammaro, il cinquantanovenne sopravvissuto insieme al papà Simone di 85 anni al rogo del suo casolare, avvenuto nella notte tra sabato e domenica scorsa a Cusano Mutri, dove hanno invece, perso tragicamente la vita la moglie e i quattro figli.
Rocco, che ora dimora presso la casa della sorella maria, ha ripercorso con tanta commozione e qualche “non ricordo”, i drammatici momenti di quella notte.
“Io e mia moglie – racconta Rocco – sabato sera siamo andati a dormire intorno alle ore 21, insieme ai gemellini, Antonio e Carlo. Giovanni, il mio secondo genito, è andato nella sua cameretta a vedere la televisione. Simone, il primogenito, era invece uscito in paese”.
“Stavo dormendo – continua nel suo racconto, Rocco – quando ho sentito la voce di Simone, che non ho visto fisicamente, che urlava che la casa stava bruciando. Sono balzato dal letto, insieme a mia moglie alla quale ho detto di prendere i bambini e di tenersi vicino alla finestra, in quanto le stanze erano invase da fumo e fiamme ( tutte le camere da letto del casolare erano al primo piano ,mentre al piano terra c’era la cucina, ndr).
Ho visto le scale invase dalle fiamme, le ho attraversate, alla ricerca di qualcosa per domarle e di un attrezzo utile a rompere l’inferriata. Mentre il casolare bruciava, ho preso un’ascia- martello per sfondare, salendo una tettoia, la grata di ferro della finestra della camera da letto che mi separava da mia moglie e dai bambini.
C’era tantissimo fumo, poi ho sentito l’esplosione della bombola di gas e sono svenuto. Ricordo solo di essermi ripreso per qualche attimo tra le braccia di mia sorella, Maria Cristina, per poi riprendere i sensi e risvegliarmi in ospedale a Benevento”.
Termina così la deposizione di Rocco Tammaro, il quale ha tenuto a precisare che a salvare il padre 85enne è stato il cognato, Nicola Tammaro, marito della sorella, Maria Cristina Tammaro, con l’aiuto dei vicini.