POLITICA
Sviluppo e infrastrutture. Capocefalo scrive a Mastella: “Perché il suo amico Della Valle non investe nel Sannio?”

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Una lettera all’europarlamentare Mastella per convincere l’amico imprenditore Diego Della Valle a investire nel Sannio. E’ la proposta-provocazione firmata dall’ex consigliere provinciale Spartico Capocefalo. Nella sua missiva indirizzata all’ex ministro di Ceppaloni, Capocefalo spiega che l’iniziativa potrebbe fare da pungolo anche ad altri imprenditori, dando un segnale concreto alla ripresa dell’economia locale. Di seguito il lesto.
“Gentile on.le,
mi permetto di disturbarla mediante la stampa così da poter coinvolgere anche altri esponenti politici, al fine di sollecitare le istituzioni e la classe imprenditoriale per far ripartire l’economia, speranza di tutti ma di difficile attuazione.
Sento miriadi di dichiarazioni e proposte ma sino ad oggi, nonostante le larghe intese, ancora non si vede nulla di concreto, solo annunzi e niente altro.
Mi rivolgo a lei per l’amicizia che ha con l’imprenditore Della Valle il quale svariate volte si è mostrato aperto ad iniziative di sfondo sociale e culturale, ultimamente in una trasmissione televisiva (mi sembra dalla Gruber) ha detto che la sua azienda investe l’ 1% dell’utile per iniziative di solidarietà, allora perchè non cogliere l’occasione mettendo anche in risalto i bisogni e le necessità del nostro Sannio e proponendo di investire anche qui?
Tale proposta (se veritiera) sicuramente potrebbe dare un concreto aiuto alle nostre comunità, alla nostra gente ed al nostro territorio, creando posti di lavoro magari occupando le nostre zone industriali che sono diventate ormai solo campi da pascolo, nonostante svariati milioni spesi per l’infrastutturazione.
A mio parere se non decolla l’industria, l’artigianato e l’agricoltura ogni altra iniziativa sarà inutile. (vedi l’inutilità delle imprese a costo zero del Governo Monti).
Per cui la invito a sollecitare il suo amico Diego ad investire quel 1% del bilancio nelle nostre zone industriali.
Sono sicuro che tale iniziativa potrebbe fare da pungolo anche ad altri imprenditori nella convizione che senza impresa non c’è sviluppo e senza sviluppo non c’è libertà e pertanto dare un segnale concreto alla ripresa dell’economia”.