Sindacati
Amts: i sindacati ringraziano tutti, ma lanciano frecciate a Pepe: “Da parte sua sarebbe stato meglio tacere”

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“Le Segreterie Provinciali e le Rsa Amts della Filt Cgil – Fit Cisl – Uil Trasporti – Ugl Trasporti – Faisa Cisal, manifestano la loro solidarietà a tutti i colleghi dell’AMTS, per la compatta partecipazione attiva, costruttiva e responsabile a tutte le forme di protesta poste in atto dall’inizio dell’anno fino a spingerli alla forma di protesta estrema dell’8 maggio, pur consapevoli dei rischi personali a cui andavano incontro in sede civile e penale.
Protesta immediatamente interrotta, – spoiegano – dopo le rassicurazioni di S.E. il Prefetto, con la ripresa del regolare servizio al fine di evitare ulteriori disagi a coloro che non hanno colpe: la cittadinanza.
E’ proprio ai cittadini di Benevento che usufruiscono dei mezzi pubblici che si porgono le scuse per il disagio arrecato ma anche il ringraziamento per la piena solidarietà espressa nei confronti dei dipendenti AMTS, comprendendo e condividendo, – proseguono nella nota – l’unica e sofferente decisione estrema di fermare gli autobus per difendere quei “diritti intoccabili dei lavoratori”, ossia un “salario ed un futuro”, conquistati e difesi con le unghie e con i denti, anche a costo della propria vita, senza mai venir meno a quelli che sono i propri doveri e senza perdere mai la propria dignità di lavoratori e di uomini.
Si ringrazia il Csa Depistaggio e tutte le altre Associazioni libere cittadine che, tangibilmente, hanno dimostrato la loro vicinanza e solidarietà. Si ringraziano il neopresidente dell’AMTS dott. Mirko Francesca e i componenti del CdA dell’AMTS, ing Racioppi, dott. Marco Romeo e l’assessore alla mobilità Abbate che, pur non potendo, per ovvie ragioni di incarichi, appoggiare l’azione di forza, hanno quasi sempre mantenuto una presenza ed un dialogo costante con i dipendenti.
Anche gli uomini della Digos hanno svolto un ruolo fondamentale gestendo, con professionalità, i diversi momenti di tensione generatesi durante la protesta.
Lodevole – continuano i sindacati – è stato l’impegno profuso da S.E.il Prefetto di Benevento: Dott. Ennio Blasco, che si è adoperato non poco per rimuovere quegli ostacoli che ancora impedivano il materiale trasferimento delle risorse economiche all’AMTS e, determinante è stato l’intervento del Vice Sindaco Avv. Raffaele Del Vecchio che nel pomeriggio di mercoledì, si è recato presso la sede AMTS, in un clima fortemente teso tra i dipendenti dell’AMTS che non ricevevano ancora nessuna notizia sui propri stipendi, per porgere, innanzitutto le proprie scuse e quelle dell’amministrazione comunale e successivamente intraprendendo un dialogo con i dipendenti spiegando loro le motivazioni che hanno impedito, dopo 14 giorni dalla chiusura dell’accordo con l’ATI, il pagamento delle rate di marzo ed aprile all’AMTS. Sempre nella serata di mercoledì, Del Vecchio rassicurava i dipendenti dell’AMTS dell’effettiva transazione economica grazie anche all’impegno straordinario della dirigenza Unicredit di Benevento.
Si ritiene opportuno evidenziare – aggiungono le sigle – il ruolo di alcuni Consiglieri Comunali di opposizione che, in questa vicenda hanno responsabilmente evitato qualunque forma di speculazione politica.
Non può mancare un enorme ringraziamento a tutti gli organi di stampa ed informazione che hanno seguito costantemente all’evoluzione degli eventi che hanno e stanno colpendo l’AMTS ed i propri dipendenti, riservando sempre ampio spazio nei tg locali e nei quotidiani.
Ancora una volta è stato importante il ruolo dei rappresentanti sindacali dei lavoratori delle organizzazioni, che in queste manifestazioni ricoprono il difficile ruolo di mediatori con le varie istituzioni, mediatori tra gli stessi lavoratori e troppe volte accusati, ingiustamente, dai luoghi comuni di non riuscire a tutelare i diritti dei dipendenti ed invece, sono sempre in prima linea, pronti a metterci la propria faccia.
Con rammarico e stupore, in questa fase ci riesce difficile ringraziare, chi ha infelicemente dichiarato che “l’azione messa in atto era inutile e dannosa per la collettività” scaricando, per l’ennesima volta, sull’anello più debole della catena, quelle che sono le proprie colpe (vero Sig. Sindaco?).
Forse, per una volta, – concludono i sindacati – sarebbe stato meglio il silenzio se, non era in grado di accollarsi le proprie responsabilità. Vorremmo ricordarLe che l’umile ammissione di una colpa è sempre segno di grandezza e mai di debolezza”.