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Castelpoto, nasce ‘Memoria Sonora’: un progetto di social podcasting che dà voce ai luoghi attraverso ricordi e storie della comunità
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A Castelopoto è stato presentato Memoria Sonora, un progetto a cura di kapusons che mette insieme radici e digitale, per trasformare i racconti della comunità in un patrimonio vivo, condiviso, accessibile. Sono intervenuti il sindaco, Vito Fusco, e Ugo Esposito, CEO di kapusons, per raccontare il senso di questo lavoro.
“Abbiamo costituito la base di un archivio emozionale di comunità. L’idea – spiega Fusco – è trasformare la memoria in un ponte per il futuro”, perché i borghi devono sì custodire “valori, ricchezza e memoria”, ma hanno bisogno anche di innovazione e sviluppo. Un dialogo tra memoria, innovazione e futuro, facendo parlare le storie di un tempo e i linguaggi contemporanei del suono, dell’interattività e del digitale. Nel ringraziare chi ha partecipato, si ricorda che il progetto è in progress e nelle prossime settimane si arricchirà di nuovi e qualificati contributi.
Ugo Esposito ha raccontato l’anima del progetto: Memoria Sonora nasce oggi a Castelpoto e a breve inizierà a vivere anche in altri comuni. Castelpoto resta “l’inizio di questa storia”, nata in modo semplice e pratico: dalle storie dei nostri nonni. Da lì l’intuizione: queste storie, insieme al digitale, possono trovare un luogo dove essere depositate, tramandate e aperte anche a chi non conosce quei posti. E poi il passo successivo: far “parlare i luoghi” attraverso le persone che li hanno vissuti. Il punto chiave è usare la tecnologia come ponte, come possibilità di abilitazione e inclusività.
Per rendere il progetto subito fruibile, ieri a Castelpoto sono stati installati pannelli narrativi in vari punti del paese: tramite QR code rimandano al sito e al podcast che raccontano il territorio. Insieme alle mappe interattive, le storie diventano tappe di un percorso esperienziale che intreccia la memoria collettiva dei luoghi con la contemporaneità del linguaggio sonoro, restituendo identità, emozione e senso di appartenenza alle comunità locali.
Memoria Sonora è un contenitore aperto: cresce con la comunità. E il futuro che immaginiamo è questo: una rete di borghi che si raccontano, si riconoscono e si passano il testimone — storia dopo storia, voce dopo voce.




