ECONOMIA
Sannio, in cinque anni meno alberghi e crescita lenta degli affitti brevi
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Nel Sannio il turismo cambia volto, ma lo fa più lentamente che altrove. I dati Unioncamere–InfoCamere restituiscono l’immagine di un territorio in cui alla perdita degli alberghi tradizionali non corrisponde una vera accelerazione delle nuove forme di ospitalità legate agli affitti brevi, che a livello nazionale, invece, stanno vivendo una fase di forte espansione.
Negli ultimi cinque anni, nella provincia di Benevento le imprese alberghiere sono diminuite del 19,1%, scendendo a 38 unità al 30 settembre 2025. Una contrazione tra le più forti in Italia, a fronte di una media nazionale che nello stesso periodo segna un calo più contenuto (–5,2%). Un ridimensionamento che pesa su un sistema ricettivo già fragile e che non viene compensato da un parallelo sviluppo delle alternative extra-alberghiere.
La crescita degli alloggi per vacanze e soggiorni brevi c’è anche nel Sannio, ma resta contenuta. Le imprese attive sono 169, appena otto in più in cinque anni, pari a un incremento del 5%. Un dato che stride con il quadro nazionale, dove gli affitti brevi aumentano del 42,1%, e con l’andamento di altre aree della Campania. In provincia di Avellino, ad esempio, le imprese di alloggi brevi sono 124, in crescita del 14,8%. Il confronto con l’Irpinia evidenzia differenze anche sul fronte degli alberghi tradizionali. Ad Avellino le strutture ricettive sono 98, con una flessione limitata al –2% negli ultimi cinque anni, contro il forte arretramento registrato nel Sannio.
Tiene invece, pur con qualche segnale di rallentamento, la ristorazione. A Benevento le attività di ristoranti con servizio al tavolo sono 685, in lieve flessione (–0,9%), mentre ad Avellino se ne contano 986, in aumento del 3,5%. A livello nazionale il settore mostra complessivamente una maggiore tenuta, con una crescita del 2,3% rispetto al 2021.



