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Regione, Fico illustra le linee programmatiche: “Al centro i cittadini e l’interesse pubblico”
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“Oggi inizia un impegno che porteremo avanti nell’interesse esclusivo della nostra comunità”. Con queste parole il Presidente della Regione Campania, Roberto Fico, ha aperto il suo intervento di insediamento davanti al nuovo Consiglio regionale, sottolineando come l’avvio di una nuova legislatura rappresenti un momento cruciale del patto tra cittadini ed eletti. La fiducia ricevuta dagli elettori affida alla nuova amministrazione il compito di governare la Regione nell’interesse e al servizio dei cittadini campani.
Fico ha chiarito che la nuova Amministrazione sarà improntata a un principio semplice ma fondamentale: sentirsi costantemente al servizio dei cittadini e dell’interesse pubblico, dal primo all’ultimo giorno del mandato. La funzione di governo, ha spiegato, non deve essere intesa come esercizio di potere, ma come responsabilità, ricordando che la sovranità appartiene al popolo, come sancito dalla Costituzione. Da qui l’impegno a mantenere sempre al centro le esigenze e i bisogni delle persone.
Il riconoscimento del lavoro svolto nella legislatura precedente
Prima di entrare nel merito delle linee programmatiche, il Presidente ha rivolto un saluto istituzionale al suo predecessore, Vincenzo De Luca. Pur nella legittima dialettica politica, Fico ha riconosciuto come nei due mandati appena conclusi la Regione abbia affrontato sfide complesse, tra cui la gestione dell’emergenza pandemica.
Tra gli elementi positivi su cui costruire il futuro, Fico ha citato il risanamento finanziario della Regione e il percorso verso l’uscita dal commissariamento sanitario. Governare, ha sottolineato, significa anche saper riconoscere ciò che è stato fatto di buono, con la consapevolezza che molto resta ancora da fare, senza ipocrisie.
Centralità del Consiglio regionale e trasparenza democratica
Un punto centrale del metodo di governo annunciato da Fico è l’assoluta centralità del Consiglio regionale come luogo del dibattito pubblico e della formazione delle decisioni. La democrazia, ha spiegato, è “potere visibile”, e la trasparenza si realizza nella massima sede pubblica di confronto, attraverso la funzione conoscitiva, il sindacato ispettivo e soprattutto l’attività legislativa.
Il Presidente ha auspicato che il Consiglio diventi un luogo di confronto permanente sulle grandi questioni regionali, aperto anche alle proposte dell’opposizione, valorizzando al tempo stesso le leggi di iniziativa popolare e gli strumenti di democrazia diretta come espressione di una società viva e partecipata.
Astensionismo, etica pubblica e convergenze politiche
Fico ha poi richiamato l’attenzione sul crescente tasso di astensionismo, definendolo un segnale preoccupante. In Campania, ha ricordato, la partecipazione al voto è scesa dal 55% al 44%, un dato che impone alla politica di ricostruire il dialogo con i cittadini.
In questo quadro, l’etica pubblica assume un ruolo centrale: onestà, sobrietà, competenza e merito devono essere i punti cardinali dell’azione amministrativa. La dialettica politica è fisiologica e necessaria, ma sulle questioni strategiche per il futuro della Regione occorre saper trovare convergenze ampie, mettendo l’interesse della Campania prima di ogni appartenenza partitica.
Le priorità del quinquennio di governo
Nel delineare le priorità del mandato, Fico ha indicato disuguaglianze e povertà, sanità e welfare, legalità e sicurezza come assi centrali dell’azione di governo. A questi si affiancano la necessità di migliorare l’efficienza economica, potenziare le infrastrutture, valorizzare l’agricoltura e tutelare il patrimonio ambientale.
Particolare attenzione sarà riservata a istruzione e ricerca, considerate fondamentali per liberare le migliori energie della comunità campana. La Regione, ha sottolineato, è consapevole del proprio ruolo cruciale a livello nazionale e della sua vocazione internazionale come crocevia di culture e innovazione.
Sanità, aree interne e diritto alla cura
Ampio spazio è stato dedicato al tema della sanità, definita “il diritto che viene prima di tutti”. Fico ha ricordato che una recente sentenza del TAR ha riconosciuto come la Campania abbia maturato i presupposti per l’uscita dal piano di rientro, grazie all’equilibrio di bilancio e al raggiungimento delle soglie minime dei LEA.
L’uscita dal piano di rientro, ha spiegato, non è una questione meramente contabile, ma significa poter programmare investimenti, assumere personale e ammodernare strutture e tecnologie. In questo contesto, la sanità territoriale rappresenta una risposta fondamentale alle esigenze delle aree interne, affinché la distanza dai grandi centri non si traduca in distanza dalle cure.
Aree interne, trasporti e valorizzazione del mare
Le aree interne sono state definite da Fico “il motore nascosto della Campania”, sottolineando come il loro sviluppo sia legato indissolubilmente a una rete di trasporti efficiente. Senza collegamenti adeguati, ha affermato, non può esserci crescita equilibrata del territorio.
Il Presidente ha poi richiamato il ruolo strategico del mare, risorsa straordinaria per la Campania. L’economia blu, dalla pesca al turismo, dalla cantieristica all’energia marina rinnovabile, può diventare un volano di sviluppo sostenibile. In questo quadro, il recupero della balneabilità assume un valore strategico, con l’obiettivo di rendere balneabile l’intera costa, dal Litorale Domizio al Cilento, perché un mare pulito significa turismo di qualità, economia sana e salute per i cittadini.
Sviluppo economico, sostenibilità e crescita
Fico ha affrontato anche i temi del dissesto idrogeologico, dell’emergenza dei Campi Flegrei, del sociale e del ruolo del terzo settore, ribadendo che nessuno deve rimanere indietro. L’economia, ha spiegato, va intesa come un ecosistema fondato sulla cooperazione tra istituzioni pubbliche, università, centri di ricerca, imprese e finanza orientata al lungo periodo.
I dati economici mostrano segnali incoraggianti: la Campania cresce a ritmi superiori alla media nazionale, con un PIL in aumento e un’occupazione in ripresa. Non si tratta di numeri astratti, ma di famiglie che ritrovano fiducia e giovani che possono scegliere se restare o partire.
Turismo, cultura e grandi eventi
Il turismo rappresenta una delle leve principali dello sviluppo regionale. La Campania è la terza regione italiana per presenze turistiche, con un patrimonio culturale e paesaggistico unico al mondo. Tuttavia, Fico ha sottolineato la necessità di superare il turismo di massa concentrato in pochi luoghi, puntando su un modello diffuso e destagionalizzato che valorizzi anche borghi e aree interne.
In questo contesto si inserisce l’America’s Cup del 2027, che si svolgerà per la prima volta in Italia, nel Golfo di Napoli. Un evento di portata mondiale che rappresenta anche un’occasione storica per la rigenerazione dell’area di Bagnoli e per un rilancio complessivo del territorio.
Giovani, lavoro e legame con i campani nel mondo
Infine, Fico ha ribadito che la più grande risorsa della Campania sono le persone. Nonostante sia la regione più giovane d’Italia, molti giovani sono costretti ad andare via, mentre gli anziani spesso faticano ad accedere a cure adeguate. La sfida è trattenere e attrarre talenti, offrendo opportunità concrete di lavoro e di vita.
Tra le iniziative annunciate figurano incentivi alle imprese, borse di studio, programmi di rientro dei talenti e un progetto di tirocini formativi presso gli uffici regionali. Centrale anche il mantenimento del legame con i campani emigrati nel mondo, garantendo il diritto a restare, a tornare e a costruire una famiglia nella propria terra.
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