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Al via “Say No Cap”: a Benevento un Polo Sociale per contrastare sfruttamento lavorativo e caporalato
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Si chiama “Say No Cap” e si pone come obiettivo la prevenzione e il contrasto al lavoro sommerso e al caporalato nel Sannio e in Irpinia, con particolare attenzione ai migranti che vivono in condizioni di vulnerabilità e marginalità. Il progetto è promosso da un ampio partenariato di cooperative ed enti del terzo settore, coordinati da ‘Percorsi – Consorzio Cooperative Sociali – e finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del programma Su.Pr.Eme.2
Questa mattina a Benevento nella sede dell’Arci – in viale Principe di Napoli 102, al Rione Ferrovia – è stato attivato uno dei due Poli Sociali – l’altro domani ad Avellino – che sarà operativo due volte a settimana e offrirà servizi di consulenza legale, ascolto, orientamento e accompagnamento personalizzato.
Un’azione importante è svolta dall‘unità mobile che percorre le zone più periferiche delle due province, un vero e proprio sportello itinerante per attività di intercettazione, informazione e primo contatto con i lavoratori, spesso isolati e difficili da raggiungere.
In una seconda fase interverrà Projenia SCS, cooperativa che si occuperà della ricollocazione e inclusione socio-lavorativa. Le attività principali riguarderanno la valorizzazione delle competenze, la creazione di percorsi formativi e matching tra domanda e offerta di lavoro sul territorio.
“Say No Cap” si distingue come un progetto pionieristico per le aree interne, dove spesso le distanze geografiche e sociali rendono più difficile accedere ai servizi di tutela. Oltre ai poli e allo sportello itinerante, il progetto prevede per il 2026 nuove azioni di trasporto da e per il lavoro e supporto abitativo, con l’obiettivo di garantire una reale integrazione dei lavoratori.
Le interviste nel servizio video



