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Cusano Mutri, l’opposizione: ‘Puc, silenzio inspiegabile del sindaco. Ignorata la nostra interrogazione’
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“Sono trascorsi più di sei anni dall’adozione del Piano Urbanistico Comunale (PUC) da parte della Giunta di Cusano Mutri. Nonostante il lungo tempo trascorso, il Piano – scrive il gruppo consiliare ‘Nuova Cusano’ – non è ancora stato definitivamente approvato, lasciando Cusano senza uno strumento essenziale per la pianificazione territoriale.
Già in data 13 febbraio 2025, il Gruppo Consiliare “Nuova Cusano” costituito dal capogruppo Marino Di Muzio e i consiglieri Marianna Cassella, Antonella Crocco e Pasquale Maturo, aveva presentato la prima interrogazione (n. 15/2025) per conoscere le cause del ritardo. Il 28 febbraio 2025, il Sindaco rispose attribuendo lo stallo alle lungaggini burocratiche legate all’acquisizione dei pareri necessari.
Per ottenere aggiornamenti puntuali, il nostro gruppo ha presentato una nuova interrogazione, n. 29/2025, in data 9 settembre 2025, ponendo due quesiti precisi: gli aggiornamenti in merito allo stato procedurale dell’approvazione del PUC; le tempistiche realisticamente previste per la sua entrata in vigore.
A circa due mesi dalla presentazione della nuova interrogazione, non è ancora pervenuta alcuna risposta, sebbene il Regolamento del Consiglio Comunale imponga un termine massimo di 15 giorni per riscontrare le interrogazioni.
Tale silenzio risulta gravissimo e ingiustificato, poiché: ostacola il diritto-dovere dei consiglieri di vigilare sull’operato amministrativo; priva la cittadinanza di informazioni rilevanti su un tema decisivo per lo sviluppo del territorio.
Per questo motivo, in data 3 novembre 2025, abbiamo inviato un formale sollecito al Sindaco, chiedendo che venga finalmente fornito quanto richiesto.
Il capogruppo Marino Di Muzio sottolinea che “non è più tollerabile che la redazione del PUC rimanga fermo da oltre sei anni. Cusano Mutri ha diritto a certezze, a una programmazione concreta e a strumenti chiari per costruire il proprio futuro. Il silenzio dell’Amministrazione su un tema così cruciale è gravissimo: rimandare significa bloccare lo sviluppo del territorio”.




