POLITICA
Forza Italia, nella seconda giornata a Telese Terme focus sulle imprese tra salari ed energia

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Nella seconda giornata della festa di Forza Italia, in corso a Telese Terme, ampio spazio al tema del futuro delle imprese italiane. In video collegamento, il presidente di Confindustria Emanuele Orsini che ha toccato diversi punti.
“Per la crescita – ha detto – bisogna mettere al centro l’industria europea e l’impresa. Sul lato Europa gli errori che abbiamo fatto nella precedente commissione Ue è che non abbiamo messo al centro l’industria europea. Non è che noi diciamo che il green deal e’ una pazzia e che l’ambiente è una pazzia, ma diciamo che oggi noi stiamo ancora respirando il fatto che l’Europa non sta cambiando passo. Dobbiamo fare presto, serve agire velocemente. Gli altri stanno andando a una velocità più alta della nostra e per crescere dobbiamo mettere al centro l’impresa”.
“In Italia – ha poi aggiunto – non possiamo continuare a rincorrere modifiche alla legge di bilancio dell’anno prima, serve un piano industriale per il paese con una visione a tre anni”. Per combattere la bassa produttività, ha aggiunto, “serve fare in modo che le imprese facciano investimenti in ricerca e sviluppo e mettendo al centro la competitività” per le piccole imprese, mentre “i grandi dobbiamo cercare di farli diventare ancora più grandi”.
“I contratti di sviluppo hanno istruttorie che ci mettono tre anni ma noi in tre anni abbiamo già finito gli investimenti. Al Sud la Zes unica ha funzionato benissimo”, per questo è “importante che non si interrompa quel meccanismo” che ha portato 28 miliardi di investimenti e “ha funzionato perché abbiamo superato la burocrazia della pubblica amministrazione con autorizzazioni in 15-30 giorni”.
“Sui salari stiamo facendo un bel lavoro con i sindacati, stiamo cercando di avere un dialogo che era da un po’ che non c’era. Siamo tra quelli che pagano meglio, si può fare di più e infatti abbiamo proposto contratti di produttività su cui stiamo ragionando perché quella è la via e combattere i contratti pirata che stanno inquinando il mercato del lavoro”.
Rispondendo all’invito del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti a un maggiore impegno sui salari, Orsini ha rilanciato sul peso del fisco: “Si’, poi dopo dobbiamo fare anche il raffronto con gli altri paesi, del costo fiscale del paese sulla busta paga del netto del lavoratore. Forse anche su questo capitolo bisognerebbe guardare in modo oggettivo quali sono i numeri”.
“Se vogliamo essere competitivi, mantenere le nostre imprese all’interno del nostro Paese serve fare subito una misura che contenga il costo dell’energia”, ha spiegato. “L’energia è un quoziente fondamentale della competitività. Noi all’interno di casa nostra che abbiamo fatto i
compiti e abbiamo trovato una quadra anche da noi tra chi consuma e chi produce. Però oggi serve mettere a terra velocemente quelle misure che noi abbiamo proposto, perche’ il costo dell’energia andando verso l’inverno” aumentera’ essendo legata al gas.
Sul costo dell’energia, ha detto ancor Orsini, “lo vediamo, in alcuni mesi anche verso i paesi europei non siamo competitivi e chi deve vedere l’Italia per fare un investimento una delle prime cose che guarda è il costo dell’energia, la fiscalità e la capacità anche di essere attrattivo e noi su questo purtroppo qualcosa perdiamo”.
Pichetto Fratin: “Energia sicura e nucleare di nuova generazione”
Sul tema è intervenuto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin ha ribadito la necessità di un mix più solido e sicuro: “La prima sfida è la capacità di produzione di energia con un mix” e una “rete più robusta. La consapevolleza oggi è fortissima da parte dei giovani, ma sta a noi spiegare perché il nuovo nucleare non è più dato dalle grandi centrali. La sicurezza è il nostro primo obiettivo”.
Guardando al futuro, il ministro ha confermato la volontà di riportare il nucleare in Italia, in forme innovative: “Riusciremo a sfatare il tabù del nucleare in Italia. Ciò è necessario se vogliamo dare un futuro ai nostri figli e nipoti. Nel prossimo decennio avremo in Italia dei piccoli reattori che ci consentiranno di entrare nella produzione di energia elettrica”.
Il senatore Silvestro: “Senza energia competitiva non c’è crescita possibile”
Sul legame diretto tra energia e imprese si è soffermato anche il senatore azzurro Francesco Silvestro, intervenuto al panel “Più crescita, più libertà”: “Quando parliamo di crescita e di libertà, parliamo di ciò che rende forte un Paese. Senza crescita economica non c’è libertà reale, perché mancano le opportunità per i giovani, la serenità per le famiglie e la competitività per le imprese”.
Il senatore ha avvertito del rischio che l’Europa resti indietro rispetto ai competitor globali:
“L’Europa sta attraversando un periodo di grande complessità – ha sottolineato – Il divario con i nostri principali concorrenti strategici, come Stati Uniti e Cina, si allarga. Non possiamo permettere che il motore che genera innovazione e occupazione si avvii verso un declino strutturale. Per questo, Forza Italia propone con forza un vero piano industriale che parta dall’energia, perché senza energia competitiva non c’è crescita possibile. Sosteniamo una transizione ecologica che ci consenta di sfruttare tutte le soluzioni disponibili: dalle rinnovabili, al nucleare di nuova generazione, all’idrogeno. Dobbiamo accelerare sulle infrastrutture e garantire l’autonomia strategica per ridurre un costo che oggi penalizza le nostre imprese”.