POLITICA
Aumento tariffe idriche Alto Calore, Mastella: “Sarebbe errore, non voteremo. Piuttosto si persegua uguaglianza fiscale in Campania, come da legge”

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“La proposta di incrementare le tariffe idriche, scaricando gli aumenti sulle famiglie, è insostenibile. Il semplice ricorso ad un modello matematico, volto a ripianare le perdite o incrementare i ricavi mantenendo invariate le strutture di costo e aumentando le bollette, non appare coerente con la logica industriale e manageriale che dovrebbe caratterizzare una società per azioni, ancor più se, come nel caso di Alto Calore spa, partecipata da soggetti pubblici”, lo scrive il segretario nazionale Ndc Clemente Mastella.
“Una gestione imprenditoriale e di tipo manageriale tanto più in una fase delicata come quella concordataria impone, invece, di dar seguito ad una netta discontinuità operativa e organizzativa. La persistenza delle stesse prassi del passato, che hanno evidentemente prodotto squilibri, significherebbe reiterare errori già compiuti. Per questo è necessario un rinnovamento del modello organizzativo che tuteli i posti di lavoro e i livelli occupazionali, ma razionalizzi i costi. Agire secondo il criterio dell’aumento tariffario come unica leva gestionale equivale a chiedere ai Comuni soci, e quindi direttamente ai cittadini, un ulteriore sacrificio economico che, in concreto, non produce alcuna innovazione né inversione di rotta. E’ dunque un errore.
La legge quadro regionale sul ciclo integrato delle acque, legge n.15/2015, prevede, giustamente, l’adozione della tariffa unica regionale in base alla quale tutti i cittadini campani dovrebbero pagare la stessa tariffa. Come hanno già specificato, non solo i Sindaci del mio partito, se la prospettiva è aumentare i costi a carico dei cittadini, la nostra risposta è no: piuttosto si persegua l’uguaglianza fiscale dei cittadini in materia idrica, che la normativa regionale, con intelligenza, già contempla”, conclude Mastella.