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Baselice inneggia alla Pace: successo per l’edizione XIX del Festival Internazionale del Folklore

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Il Festival Internazionale del Folklore, alla diciannovesima edizione, ha visto un pienone annunciato, anche grazie alla nuova location, ma soprattutto grazie ad una proposta innovativa e decisamente multietnica. Da sempre, il bel borgo dell’Alto Beneventano Sannita, offre un festival che fa parlare di sé. Gruppi provenienti da Armenia, Mexico, Martinica già dalle prime ore della giornata hanno animato i vicoli e le piazze del paese, offrendo una straordinaria performance itinerante che ha concesso attimi di pura condivisione, sia in termini culturali, sia in termini di richiesta di Pace.
Tamburi, chitarre, guitarròn, pimax, bangio, violini, bandol, maracas, duduk,kamancha, saz, darbuka, bouzouki hanno sparse note etniche coronate da balli e canti che, nell’inneggiare la tradizione, hanno formulato risposte forti e nette su come si deve tornare a parlare di concetti nobile e lasciare a nei cassetti più reconditi, la voglia sfrenata di conquiste accentuate e garantite da bombe e morti d’innocenti. Un festival partecipatissimo, circa millecinquecento le persone accorse nella splendida piazza municipio, per applaudire Lino Rufo e Stefano Saletti ensemble, con la nuova creatura dedicata a GioseRimanelli, scrittore, poeta e saggista molisano, J Janarebaselicesi che hanno rievocato la strega Coletta, e le performance dei gruppi provenienti da Mexico, Armenia e Martinica. Tre ore di graditissimo spettacolo a cura del gruppo Murgantia, con la collaborazione dell’associazione AGB e della IVPC. Il sindaco del Comune di Baselice, Massimo Maddalena, nel patrocinare l’evento ha sottolineato come l’evento sia diventato imprescindibile per la cittadina e per l’intera area forturina. Il presidente del gruppo Murgantia, Enzo Cocca non ha nascosto l’emozione e orgogliosamente ha voluto omaggiare gli ospiti e soprattutto porre l’accento sulla felice ristrutturazione del gruppo folkorico locale. Applausi, emozioni, ricordi e soprattutto speranza per un futuro senza antagonismi, senza l’oligarchia dei regimi che minano incontri e scambi culturali, fonti uniche di vera condivisione.
“La forza del mondo sta nelle idee globali, accettare differenza e condividerne le parti migliori senza retorica e prevaricazioni”: l’urlo della piazza che non ha mai fatto mancare il giusto apporto agli artisti che, con le loro straordinarie esibizioni, hanno esaltato identità, tradizioni, e soprattutto aggregazione.
La serata condotta dal giornalista Maurizio Varriano, ha concesso alla splendida luna affacciatasi in tutto il suo splendore, una serata che rimarrà indelebile nei cuori di una Baselice che non dimentica e spera che ogni disgrazia sia fonte di nuovo rinascimento. Un ricordo a chi ci ha lasciato troppo presto e un caloroso abbraccio a chi da qualche giorno non da notizie di sé.