POLITICA
Ricciardi (M5s) attacca l’Alto Calore: ‘Acqua +40%? I cittadini non sono il bancomat della mala politica’

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“Il Consiglio dell’Ente Idrico Campano, che avrebbe dovuto ratificare l’aumento del 40% delle tariffe idriche per i comuni serviti da Alto Calore Servizi S.p.A., non si è tenuto per mancanza di numero legale. Questo significa che l’aumento è rinviato.
Ora – scrive Sabrina Ricciardi, coordinatrice provinciale del M5s – l’EIC ha un’occasione: fermare questa stangata e riconsiderare un provvedimento ingiusto e insostenibile, imposto per tappare i buchi di un debito enorme frutto di anni di gestione fallimentare, sprechi senza freni e investimenti mai fatti. E a pagare? Sempre e solo i cittadini.
I 31 comuni sanniti serviti da Alto Calore, che devono lasciare l’ente irpino, dovranno pagare la propria quota di passivo, rischiando il dissesto dei bilanci comunali. Una trappola perfetta, costruita pezzo dopo pezzo dalla cattiva politica.
Questo debito non è piovuto dal cielo. Alto Calore è stato usato come serbatoio di voti, trasformato in un poltronificio e in un carrozzone politico dove contava più sistemare amici e parenti che riparare una condotta o investire in un serbatoio. E mentre le reti cadevano a pezzi, con perdite oltre il 50%, i sindaci approvavano bilanci disastrosi, rinviando ogni intervento strutturale e blindando lo status quo.
In tutto questo, il MoVimento 5 Stelle è stato l’unica forza politica a denunciare da anni questa situazione, a pretendere chiarezza sui conti e una gestione trasparente. Oggi ci chiedono di pagare il conto di questa vergogna. Ma le famiglie non hanno colpe: il prezzo della mala gestione deve ricadere su chi l’ha creata, non su chi apre il rubinetto e spesso trova solo aria. L’acqua è un diritto, non un lusso. E oggi, più che mai, va difesa”, conclude la Ricciardi.